Chi chiede a gran voce verità sulla strage aerea di Montagna Longa, oggi, dopo 50 anni dall’incidente, ancora non ha ottenuto nulla!
Una sera del maggio 1972 vide protagonista uno dei fatti di cronaca più sconvolgenti della storia d’Italia: uno schianto aereo, nei pressi dell’aeroporto di Palermo, che fece scalpore e continua a farne ancora oggi perché non si è mai arrivati a conoscere la verità sulle cause di quanto successe.
Sono trascorsi 50 anni da allora, in molti, se dell’età giusta, ricordano cronache e telegiornali sconvolti dall’incidente che portò un aereo DC8 a schiantarsi contro Montagna Longa, nei pressi di Punta Raisi a Palermo. A ricordarlo oggi Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, che si è dichiarato vicino alle famiglie di quanti, ancora, brancolano nel buio senza verità.
Molte le ipotesi, nessuna la verità su Montagna Longa
A bordo del volo Alitalia AZ 112 erano presenti 115 persone, tra equipaggio e passeggeri. Partito da Roma, il volo sarebbe dovuto atterrare a Palermo all’incirca alle 22:30 del 5 maggio 1972, ma invece si trasformò in una palla di fuoco andandosi a schiantare contro Montagna Longa.
Morirono tutti e le speculazioni per cercare di capire quanto successo partirono immediatamente. Le ipotesi più quotate erano: attentato, piloti ubriachi, una bomba a bordo, errore umano. Ma se nel corso degli ultimi cinque decenni la magistratura ha avanzato numerose ipotesi, ne ha archiviate altrettante. Senza mai giungere a una verità definitiva.
Visualizza questo post su Instagram
LEGGI ANCHE -> Estate 2022, prezzi triplicati in hotel e ristoranti. Le città più costose in Italia.
LEGGI ANCHE -> Scoperta straordinaria: ritrovato un amuleto appartenente al III millennio a.C. I dettagli.
A rivolgersi alle famiglie delle vittime, che lasciarono a casa 98 orfani e 50 vedove, è il governatore Sebastiano Musumeci, noto come Nello: “sui tanti aspetti controversi legati alla causa di uno dei disastri aerei più gravi in Europa […] è infatti calato un silenzio definitivo che non potrà dare pace agli orfani, alle vedove, a chi ha perso un proprio caro. A loro e alla memoria delle vittime, in questo triste anniversario, l’omaggio mio personale e del governo regionale“.