Un brutale doppio assassinio che necessariamente ha avviato intense indagini. Ora però il colpevole ha confessato.
Una vicenda davvero terribile quella che si è verificata nelle ultime ore in un comune meridionale. Al momento, infatti, chi di dovere si sta occupando di conoscere i dettagli di quanto è accaduto.
Una situazione che è facile e comprensibile che abbia decisamente scosso non soltanto i famigliari delle vittime, bensì anche tutti coloro che vivono in quella zona.
In realtà, al momento, pare che ci siano già alcuni particolari piuttosto precisi dell’orrendo aneddoto, e, proviamo, dunque a riportare almeno parte della notizia che è trapelata e che è già stata divulgata.
Tutto quello che si è che purtroppo due cugini, uno di 29 anni e uno di 30 anni, sono stati trovati senza vita all’interno di un podere nella piccola frazione di Acireale, in provincia di Catania.
I corpi sono stati rinvenuti, per l’appunto, da alcuni parenti che probabilmente, preoccupati del fatto che non fossero rientrati, erano andati a cercarli.
Così, in maniera tempestiva, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per effettuare gli accertamenti del caso. Difficile e prematuro, quindi, cominciare a dare delle risposte agli interrogativi che necessariamente sovvengono.
Tuttavia, stando a delle fonti piuttosto attendibili, sembrerebbe che ci sia già una prima supposizione abbastanza veritiera per quanto riguarda la dinamica dei fatti.
Gli altri particolari della vicenda
In particolare, si ipotizza che i giovani uomini in questione sia stati prima colti in flagrante nell’atto di sgraffignare una manciata di agrumi. In seguito, quindi, per punizione, qualcuno li avrebbe freddati con un colpo di pistola.
Vito e Virgilio Cunsolo, questi i nomi degli assassinati, originari del luogo in cui è avvenuto il delitto, e più nello specifico, abitanti del rione di Librino.
Gli investigatori, quindi, sulle prime avrebbero avuto alcune idee circa il colpevole, anche se, come è ovvio, non si poteva averne una certezza assoluta.
In poche parole, si pensava che il responsabile del duplice omicidio potrebbe essere stato un anziano proprietario terriero di un agrumeto della zona.
D’altro canto, infine, probabilmente in seguito a un interrogatorio, l’agricoltore fermato e sospettato, alla fine, ha confessato di aver ucciso lui stesso i due cugini.
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Per la precisione, risponde al nome di Giuseppe Battiato, un settantenne che avrebbe giustificato la brutale azione con il fatto che si fosse sentito esasperato dai ripetuti furti di limone che ha più volte riscontrato all’interno del suo pezzo di terreno.