Sconvolgente scoperta archeologica: emergono i resti di una tartaruga e del suo uovo. Intatti dopo 2000 anni. I dettagli della vicenda.
Il ministro Dario Franceschini l’ha definita come una storia che affascina il mondo. Una scoperta a dir poco sensazione che proviene dal nostro Paese, in particolare da Pompei – museo a cielo aperto e tesoro dal valore inestimabile. Orgoglio nazionale.
Siamo al cospetto di una meravigliosa scoperta archeologica condotta da un team di ricercatori che vedono il coinvolgimento non solo dell’Università di Napoli, ma anche dell’aiuto di Berlino e Oxford. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Pompei ancora una volta protagonista di una affascinante scoperta che conquista il mondo intero. Rinvenuti i resti di una testuggine e del suo uovo e risalenti ad oltre 2000 anni fa.
La prima dichiarazione arriva direttamente dal direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, il quale è apparso profondamente soddisfatto da quando emerso. Ha spiegato che non è la prima volta che sono stati rinvenuti i resti di animali selvatici. Probabilmente si infilavano nelle botteghe per deporre le loro uova.
E’ proprio quanto successo alla tartaruga riportata in auge dagli scienziati delle tre università. L’essersi introdotta in un piccolo anfratto le avrebbe causato la morte. I resti dell’esemplare sono stati immediatamente prelevati e portati in laboratorio, dove avranno luogo le prime analisi.
L’animale è stato trovato in un perfetto stato di conservazione: intatta la testa, la coda e le zampe. Oltre al suo uovo mai deposto. Questo ritrovamento apre una finestra sugli ultimi anni di vita della città – le parole del direttore del Parco Archeologico a proposito dello straordinario recupero.
LEGGI ANCHE –> Monete e Lire, il connubio perfetto che impera: l’assoluta regina che gonfia il portafoglio
LEGGI ANCHE –> Scavano nel garage e trovano qualcosa di inimmaginabile: la scoperta che riscrive la storia
Pompei si riconferma, giorno dopo giorno, primato assoluto in fatto di scoperte archeologiche. La costante ricerca sta portando ad un recupero sostanziale e ad una ricostruzione minuziosa della vita dei nostri avi.