Allarme dallo spazio: pioggia di satelliti nei cieli. C’è davvero da preoccuparsi? Cosa può succedere? I dettagli del caso.
Lo studio dello spazio e del nostro universo affascina con lo stesso entusiasmo grandi e piccini. Cosa si nasconde all’insù del nostro naso è decisamente molto più grande di noi e probabilmente ciò di cui siamo a conoscenza è solo l’1% di quello che effettivamente è.
Regolarmente vengono inviati in orbita un gran numero di satelliti che, a chilometri e chilometri di distanza da noi, ci forniscono una serie di informazioni molto utili su tutto ciò che accade nello spazio. Oltre al gran numero di materiale fotografico.
I satelliti in orbita lavorano per un periodo di tempo ben preciso e determinato in partenza, ma cosa accade una volta che hanno portato a termine la missione? In questa fase possono manifestarsi diverse complicazioni. Vediamo di cosa si tratta.
Come appena accennato, i satelliti una volta concluso il loro compito ritornano in superficie. Ma non è proprio così facile. Nella maggior parte dei casi l’orbita di questi strumenti così tecnologici non finisce, in altre situazioni invece hanno la tendenza a precipitare.
Quali sono le ragioni? In primis bisogna tenere conto dell’attività solare. Significa che il Sole è in grado di trascinare questi enormi dispositivi fino all’esaurimento. In poche parole quella che viene definita pioggia di satelliti o pioggia finale.
Non è tutto, perché l’eventuale pioggia di satelliti rientra in quella che è una vera e propria profezia da parte di uno dei più alti membri dell’Agenzia Spaziale Europea, il quale ha dichiarato che satelliti che gravitano a 400 chilometri di altezza potranno avere delle difficoltà, così come anche le tecnologie più minute.
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In via del tutto precauzionale è stato deciso di innalzare l’orbita di alcuni satelliti al fine di assicurare una maggiore tranquillità alle future missioni nello spazio.