Tra gli aumenti e rincari in Italia troviamo anche quello relativo alla benzina e al gasolio. Una mannaia sulla testa dei guidatori. Una data è però basilare.
L’Italia si trova da tempo in una situazione a dir poco complicata: la guerra tra Russia e Ucraina ha portato all’aumento dei principali beni di primo consumo, nonchè all’incremento delle bollette di luce e gas. Per non parlare del prezzo della benzina, schizzato letteralmente alle stelle e mettendo in difficoltà gli automobilisti di tutto il Paese. Unito alla recente emergenza idrica, si può dire che il Paese si trovi sulla graticola.
Naturalmente il Governo non sta a guardare, e ha già messo in preventivo misure straordinarie per tamponare questa emergenza. I cittadini hanno perso sempre più potere di acquisto, e se non si correrà presto ai ripari, la situazione diventerà catastrofica.
Per quanto riguarda il caro carburante, la data da tenere sott’occhio è solo una, fondamentale per capire come si evolveranno i prezzi dei vari distributori da quel momenti in poi.
Benzina: da quella data può accadere di tutto
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti prorogato fino al 2 agosto prossimo il taglio di 30 centesimi al prezzo di benzina e gasolio, quindi smentendo ciò di cui si era parlato nei giorni scorsi. Si pensava infatti che il Governo avrebbe allungato il taglio delle accise fino a settembre, aumentandolo addirittura a 35 centesimi di Euro.
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Ciò andrà a influire notevolmente sulle tasche degli italiani, che dovranno vedersela con uno dei mesi in cui, a causa del bel tempo e delle vacanze, le auto sono usate ancora di più. I cittadini che ne hanno fatto richiesta, quindi, dovranno intaccare il famoso bonus di 200 Euro voluto proprio per smorzare un po’ gli effetti dell’inflazione.
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L’Unione Nazionale Consumatoori è sul piede di guerra: “Da quando è iniziata la guerra, nonostante l’intervento del governo, sia gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 euro al litro anche in modalità self” ha commentato il presidente Massimo Dona.