Sono passati venti anni da quando abbiamo detto addio alla cara, vecchia Lira ma non per questo non si può essere ricchi grazie a lei ancora oggi!
Chi in questi venti anni dall’entrata in vigore dell’euro non ha mai sentito almeno una volta la mancanza della cara, vecchia lira? La moneta storica che ha segnato l’unità d’Italia, quella che è rimasta in vigore per secoli per evolversi in nuovi tagli e nuovi valori ma senza mai abbandonarci davvero. Almeno non fino al 2002, anno in cui l’Unione Europea introdusse la moneta unica.
Nonostante il tempo trascorso, ci sono ancora dei segreti da scoprire sulla lira, in particolare sulla classica monetina da 100 lire che, nella maggior parte dei casi, portava incisa la Minerva. Ma non solo! Ecco cosa si nasconde dietro a una versione ben precisa di una moneta da 100 lire.
Se trovi il timone diventi ricco come un pirata
La più nota moneta da 100 lire si è diffusa a partire dalla metà del secolo scorso e ripotava fondamentalmente due versioni. Una più grande con incisa una Minerva e poi una più piccola, nata quando ormai il valore di quel taglio monetario cominciò ad avere un uso meno ampio e che comunque rimase in vigore fino al marzo 2002. Cioè fino al cambio con l’euro.
Quello che non tutti sanno, tuttavia, è che esiste una versione della moneta da 100 lire più rara e dal valore altissimo per ogni collezionista numismatico. Per la precisione, trovare un timone inciso su una moneta da 100 lire significa mettere le mani su un’edizione limitata di questo taglio.
Nel 1981, infatti, a 100 anni dall’istituzione dell’Accademia Navale di Livorno, è stata coniata una moneta in lega metallica Acmontial per commemorare l’accademia toscana, una delle più importanti in Italia.
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Sebbene il valore reale di questa moneta vada dai 2-3 euro per un pezzo in discrete condizioni fino a circa 10-12 euro per i pezzi più nuovi e meglio tenuti, il suo vero punto di forza sta nella passione che ogni collezionista prova vero il suo soggetto di interesse. In questo caso le monete, e verso la rarità di quest’ultimo.