Importante scoperta dal mondo, ritrovato da un team di archeologi un antico tempio dedicato a Zeus. I ricercatori erano sulle sue tracce da circa un secolo.
Una notizia a dir poco clamorosa che viene da lontano: sono stati riportati i auge i resti di un antico tempio dedicato a Zeus nel Sinai egiziano. Larga considerazione è stata data al lungo dello scavo – Tel al Farma – in quanto testimonianza diretta di una sorta di fusione religiosa.
Cosa significa? In quella particolare area geografica non solo veniva adorato Zeus, ma anche tutte le divinità che albergavano il monte Kasios. Il rinvenimento ha lasciato gli scienziati di stucco, perché era circa un secolo che si scavava per riportare il vecchio tempo alla luce. Le prime campagne risalgono al 1910.
Egitto, riportati in auge i resti del tempio dedicato a Zeus-Kasios
I lavori di scavo procedono da oltre un secolo; tant’è che nel 1910 fu il noto archeologo francese, Jean Clédat, a identificare proprio alcune considerevoli iscrizioni appartenute al periodo tardo greco e che ne denotavano la presenza.
La campagna di scavo ha avuto inizio nei pressi di due imponenti colonne di granito che, come rimarca Mustafa Waziri, rappresentano l’ingresso dell’antico tempio – ceduto dopo un devastante terremoto. È emerso che ci fosse una scala, presumibilmente adoperata dai devoti per raggiungere il luogo sopraelevato.
Solo in un secondo momento si è giunti al nucleo centrale della scoperta: svelata anche una preziosa iscrizione (dell’imperatore Adriano) il quale aveva ordinato dei lavori di appendice al tempio Zeus Kasios – lavori concretizzati, più avanti, da Tito Flavio Tiziano, famoso delegato di Alessandria.
Come accennato in precedenza, la campagna di scavo ha avuto luogo nella città di Pelusium, conosciuta soprattutto per essere stata una potente fortezza nei pressi dei confini orientali del Nilo. Si narra, infatti, che nel VIII secolo a.C., Sennacherib (re del popolo assiro) osò espugnare la città con scarso risultato.
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Cosa conosciamo, invece, del monte Kasios? Secondo la mitologia greca fu il luogo in cui si combatté la guerra tra Zeus e Tifone. Quando sopraggiunse il popolo greco, riconobbe la religiosità della cima e vi trasferì anche il culto di Zeus tenendo presente della memoria locale.