Una terribile vicenda che ha sconvolto non soltanto i famigliari della vittima, ma anche tutti i cittadini.
Si tratta di una vicenda che ha davvero dell’incredibile quella che è accaduta nelle ultime ore in una città meridionale. Un delitto che ha decisamente sconvolto sia per il movente banale che per chi lo ha commesso.
Infatti, secondo le fonti ufficiali, sarebbe stato un adolescente di soli 15 anni nei confronti del nonno quasi ottuagenario. Al momento, il ragazzo è stato portato all’ospedale di Chieti, ma il comune dove peraltro è stato effettuato l’assassinio è Bucchianico.
Il giovane indagato, e in stretta vigilanza, è accusato di omicidio volontario aggravato e la vittima è deceduta nel nosocomio di Pescara dove era stato traferito con evidenti lesioni al viso e gravi fratture alle costole.
Stando alle prime ricostruzioni, quindi, il sospettato omicida avrebbe avuto un acceso diverbio con la nonna, e poi, forse preso da un raptus, ha aggredito il parente con un aspirapolvere e una sedia, e gli sarebbe anche saltato addosso con i piedi.
Questa scena, peraltro, è stata filmata con lo smartphone dallo stesso aggressore e successivamente l’ha postata sullo stato dell’applicazione di messaggistica di WhatsApp.
Comunque sia, il giovane era dichiaratamente affetto da problemi psichici, per questo motivo era stato affidato ai nonni materni con i quali abitava da parecchio tempo.
Gli altri particolari della vicenda
Per ora, quindi, i carabinieri e i militari del nucleo investigativo stanno svolgendo gli accertamenti del caso. In particolare, sono stati sequestrati il telefonino, alcuni abiti, e altri elementi che potrebbero essere utili per il proseguimento delle indagini.
Difficile ancora capire quale sia stata la motivazione principale di questa orrenda azione, fatto sta che si pensa che il ragazzo si sia innervosito perché gli era stato detto di non trascorrere troppe ore con il telefonino in mano.
Naturalmente, nella località in cui è avvenuta la tragedia, il sindaco Carlo Tracanna è sconcertato da ciò che è successo, ma, allo stesso tempo, si chiede che cosa si sarebbe potuto fare di più per evitare questa drammatica conseguenza.
Pare che la nonna del colpevole fosse un anno che non andava a parlare con il primo cittadino, cosa che invece aveva più volte fatto in precedenza.
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Dal canto suo, invece, il parroco, il padre Germano Santone, a tal proposito, profondamente addolorato, chiede maggiore attenzione verso gli altri.