Incredibili scoperte: con la siccità dei fiumi riemergono tesori che cambiano il corso della storia

Incredibili scoperte in campo archeologico: con la siccità dei fiumi riemergono dei veri e propri tesori in lungo e il largo per il mondo che cambiano il corso della storia. 

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Archeologo (Foto da Pixabay)

Nelle ultime settimane il nostro Paese è interessato da un fenomeno molto importante: stiamo parlando della siccità dei fiumi. Questo enorme problema ha portato alla luce, però, qualcosa di veramente eccezionale. Mi riferisco alle innumerevoli scoperte in campo archeologico che si sono registrate.

Siamo al cospetto di qualcosa di veramente sensazione, senza però dimenticare che proviene da un repentino cambiamento climatico. La carenza di pioggia ha causato la secca di alcuni dei maggiori fiumi del territorio italiano, portando in auge tesori nascosti del passato. Vediamoli da vicino.

Emozionanti scoperte archeologiche: dalla secca dei fiumi sono emersi tesori nascosti della storia

Ma partiamo dalla Capitale: proprio di recente sono venuti alla luce i resti di quello che viene definito Ponte Neroniano. Si tratta di uno costruzione che venne voluta proprio dall’imperatore Nerone per consentire un migliore collegamento.

Ponte Neroniano (Foto da Instagram)

L’Italia è decisamente protagonista in queste scoperte: dalla secca del Po è venuto fuori un semicingolato tedesco appartenuto agli anni della Seconda Guerra Mondiale. Il potente mezzo è stato analizzato e preso in custodia dalla Soprintendenza di Mantova. Ritrovati anche al suo interno alcuni resti personali dei soldati.

Il Po ci ha regalato anche altre importanti meraviglie. Occorre spostarsi nei pressi di Vercelli, quando un gruppo di archeologi ha riportati a galla alcuni blocchi – presumibilmente appartenuti ad un ponte o a bastioni difensivi – che sono stati ricondotti al periodo medievale.

Ma non è tutto, perché nel corso delle settimane sono state registrate altre sensazionali scoperte. In Iraq, ad esempio, nei primi di giugno, grazie ai lavori di una importante campagna di scavo sono riemersi i resti di una antica città datata oltre 3400 anni fa. E’ stato stabilito possa trattarsi della città di Zakhiku – fulcro dell’impero.

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Occorre tener presente che siamo al cospetto di importanti scoperte in campo archeologico, ma pur sempre dinanzi al problema della siccità dei fiumi.

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