Bisognerebbe stare attenti in questo periodo, perché, a causa di un motivo preciso, potremmo essere intaccati da qualcosa che ci può far male.
Siamo all’incirca a metà di Luglio e questo è sicuramente tempo di vacanze e di mare, o almeno per i più fortunati. Così, è facile pensare che le migliori mete siano già state prese d’assalto dai turisti.
E, diciamolo, dopo la fine di svariate restrizioni causate dalla pandemia, gli italiani si sentono ancora più liberi finalmente di trascorrere del tempo in relax sulle spiagge più belle del Bel Paese.
A dire la verità, lo sappiamo, l’Italia è ricca di luoghi meravigliosi dove passare il meritato riposo, e ce n’è per tutti i gusti senza per forza scegliere un posto oltre i confini nostrani.
Tuttavia, sembra brutto a dirsi, però anche quando si è in qualche locus amoenus della penisola italica, a quanto pare, non bisogna abbassare la guardia.
Stiamo approfondendo questo discorso, perché, proprio di recente, sembra che ci sia stato una sorta di avvertimento che non bisogna evidentemente prendere sottogamba.
Certo, ora non è il caso di farne una tragedia greca, però l’accortezza non fa mai male, soprattutto quando si tratta della nostra salute. Nella fattispecie, quindi, ci piacerebbe riferirvi che cosa ha affermato, nelle ultime ore, il Comune di Genova.
A tal proposito, perciò, l’amministrazione comunale, attraverso il sito ufficiale, ha voluto far sapere ai cittadini riguardo a un’alga Ostreopsis Ovata.
Dall’inizio di questo mese, in realtà, sembra che chi di dovere si sia accorto della presenza di questa alga unicellulare, denominata Ostreopsis Ovata, che in genere cresce nelle acque tropicali.
Probabilmente, quindi, a causa dello spropositato aumento delle temperature, quest’ultima si è fatta presente persino nel Mar Ligure.
Il laboratorio Arpal ha dichiarato che non dovrebbe ancora essere eccessivamente pericolosa per l’uomo, anche se, a voler guardare, potrebbe essere persino tossica.
Una situazione che, peraltro, potrebbe trasformarsi da stato di allerta a stato di emergenza soltanto se la densità in colonna dell’alga in questione si dimostrerà maggiore di 30 mila cell per litro.
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Comunque sia, secondo gli esperti, è proprio durante la fioritura che questa alga può emettere una tossina, denominata ovatossina, che potrebbe far male all’uomo. Sembrerebbe, inoltre, che possa essere presente persino anche in altre regioni meridionali.