Vediamo cosa può comportare la conservazione del vino in bottiglie trasparenti e come è corretto conservare questa bevanda. Tutti i dettagli.
Il vino è tra le bevande più apprezzate non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Per diverse persone non può mai mancare una bottiglia in tavola a pranzo e a cena. Il nostro Paese e la Francia sono i principali produttori del vino.
Per questa bevanda è fondamentale anche la conservazione. La ragione è dovuta alla reazione chimica che viene causata se il vino viene esposto alla luce diretta del sole.
Scopriamo quindi per quale motivo questa bevanda non deve essere conservata in bottiglie trasparenti.
Se il vino viene esposto in maniera diretta alla luce ultravioletta del sole viene attivata una reazione chimica denominata colpo di luce.
Questa provoca al vino sapori e odori sgradevoli, come la puzza di cane bagnato oppure l’odore di crauti o di marmellata.
Si tratta di un processo causato dalla luce del sole di cui soffrono soprattutto i vini bianchi, ma anche i vini rossi devono essere protetti dal colpo di luce.
Stando ai tecnici del settore, sarebbe sufficiente solo una settimana di esposizione alle luci dei supermercati per provocare retrogusto un poco gradevole a un vino bianco.
In qualche caso però alcune aziende decidono di utilizzare comunque le bottiglie trasparenti per evidenziare il colore del prodotto. Tuttavia si tratta di una scelta non corretta.
Solitamente il vino viene esposto alla luce soltanto nel momento è ancora un grappolo d’uva e nel momento in cui viene imbottigliato per la vendita. Nelle altre fasi la bevanda si tiene sempre al buio.
Generalmente i vini bianchi vengono commercializzati in bottiglie di colore giallo o verde chiaro. I vini rossi invece in bottiglie di colore nero o verde acceso.
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Ad ogni modo, a seguito dell’acquisto il vino dovrebbe essere conservato in un posto fresco e asciutto e mai esposto a luce diretta.
