La padrona di casa di Verissimo ha raccontato di come sia stata tenuta per lungo tempo controllata. Silvia Toffanin sorprende con le sue dichiarazioni.
La professionalità e il garbo della conduttrice televisiva sono ben note e oggi la splendida veneta è uno dei volti di punta di Mediaset. Silvia Toffanin di recente ha raccontato durante un’intervista dei risvolti particolari della sua vita privata.
Veneta nata nel 1979, ha iniziato a lavorare giovanissima come modella per tute da sci e completi sportivi, prima di tentare la fortuna con il concorso di Miss Italia, nel 1997. La partecipazione alla manifestazione le ha permesso di diventare modella professionista e poi prendere parte e superare il casting per diventare letterina di Passaparola, all’inizio dei Duemila.
In seguito è passata alla conduzione, debuttando con il rotocalco Mosquito e poi Nonsolomoda, dal 2002 al 2009. In contemporanea, nel 2006, prende il testimone di Verissimo dall’uscente Paola Perego, ed oggi è la regina a tutti gli effetti del “salotto” di Canale 5.
Oggi ricca e appagata professionalmente e sentimentalmente, Silvia è cresciuta in una famiglia modesta, composta dal padre operaio e la madre bidella. I genitori le sono stati sempre vicini durante tutto il corso della sua carriera, e l’hanno spinta a fare più esperienze possibili, in particolare la madre.
Come è noto dal 2002 Silvia è felicemente fidanzata con il vicepresidente e ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. Una storia d’amore tenuta lontana dai riflettori e allietata dalla nascita dei loro due bambini. Ma chi frequentava prima del manager la bella Toffanin? A rivelarlo è stata proprio lei, durante in’intervista, spiazzando non poco i lettori. “I primi amori? Direi nessuno, con mio padre geloso. In paese si usava che i ragazzi, le comitive citofonassero per dire ‘scendi’. Rispondeva mio padre, e ogni volta: ‘Silvia non c’è” ha rivelato la conduttrice.
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Silvia ha quindi continuato, ricordando quel particolare periodo della sua adolescenza: “Non mi faceva uscire. Ogni tanto mi permetteva di andare in discoteca, a condizione che mi accompagnasse lui. Mi aspettava chiuso in macchina nel parcheggio”. Incredibile ma vero!