Sfregio all’arte del passato che tanto caratterizza la zona terriera pugliese, I furbetti saccheggiano le zone per i loro scopi.
La mancanza di rispetto è all’ordine del giorno. È stata attuato un vero e proprio sfregio ai muretti a secco che tanto sono famosi nella bellissima Puglia. Oggi questa forma d’arte fa parte del patrimonio dell’Unesco. Racconta la storia dei popoli contadini.
La loro nascita è avvenuta per mano dei coltivatori, erano proprio loro i costruttori di queste barriere naturali. Niente cemento niente colla solamente una straordinaria sovrapposizione di pietre trovate nei campi. I muretti a secco sono una vera e propria tecnica.
Questa manifattura era la costruzione povera di un tempo che hanno dato luogo anche ai noti trulli. Oggi sono preziosi e molto amati soprattutto dai turisti. Ammirare la loro costruzione è segno di un popolo sovrastato da una grande pazienza e anche tenacia.
In questa maniera si sono eretti non solo abitazioni ma anche confini e delimitazioni di proprietà. Sono strutture molto forti e nonostante il passare del tempo rimangano ben ancorate. È accaduto che lungo la costa salentina c’è la fortuna di poter ammirare i muretti a secco.
Gente senza scrupoli invece li ha usurpati estraendo le pietre incastrate e usarle come base per i loro ombrelloni. In pratica i sassi devono servire come tensore per l’asta dei tendoni sulle spiagge. Un vero e proprio sfregio che ha fatto gridare allo scandalo.
Nella bellissima Nardò il sindaco ha emesso un avviso per chi trasgredisce la regola. È severamente vietato utilizzare le pietre che formano i muretti per fare da zavorra a ombrelloni o tende sulle spiagge. Chi abuserà di tale comportamento provoca un danno ambientale e un’offesa al decoro del tratto costiero.
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La rimozione forzata da parte dei villeggianti provoca un onere non indifferente alla giunta comunale. I lavori di rifacimento sono costosi e particolarmente difficoltosi. La decisione quindi di ovviare al disagio cittadino con l’ammenda.
Il provvedimento dichiara che sarà applicata una multa fino a €500 per chi compirà il grave reato.