POS, quando scattano sanzioni per chi rifiuta bancomat e carte di credito

Vediamo quando scattano le sanzioni per gli artigiani, i commercianti e i professionisti che rifiutano i pagamenti tramite POS. Tutti i dettagli.

POS quando sanzioni bancomat carte di credito
POS (Foto Pixabay.com)

Artigiani, commercianti e professionisti che non consentono i pagamenti con carte di credito o debito utilizzando il POS rischiano delle sanzioni. Ciò è previsto dalle nuove norme entrate in vigore lo scorso 30 giugno.

La Guardia di Finanza ha chiarito la questione spiegando quando scattano le sanzioni. Due note di istruzioni sono state diramate ai reparti territoriali dal capo del III reparto operazioni del comando generale, Giuseppe Arbore.

È stato chiarito che le sanzioni scattano soltanto nel momento in cui il commerciante, l’esercente o il professionista nega il pagamento elettronico al cliente.

Ciò sta a significare che se i suddetti soggetti non sono in possesso del POS, ma il consumatore non chiede il pagamento tramite carta di credito o bancomat, la sanzione non sarà comminata.

POS, quando scattano le sanzioni per chi non accetta pagamenti con bancomat e carte di credito

Inoltre all’interno delle note si legge che “l’indicazione dei mezzi di pagamento elettronici la cui accettazione dà luogo all’applicazione della sanzione deve ritenersi tassativa“.

POS quando sanzioni bancomat carte di credito
POS (Foto Pixabay.com)

In sostanza dunque il commerciante, l’esercente o il professionista può essere sanzionato soltanto nel momento in cui non accetta un pagamento che il consumatore intende compiere tramite “carte di debito, di credito e prepagate“. Tuttavia non scatta se il consumatore intende pagare “con altri strumenti alternativi al contante“.

Quindi non possono essere sanzionati i commercianti che rifiutano strumenti di pagamento alternativi, quali ad esempio PayPal o Satispay.

Inoltre non è possibile comminare una sanzione in casi di “oggettiva impossibilità tecnica” (per esempio qualora vi siano “comprovati problemi di connettività o di malfunzionamenti dei dispositivi per l’accettazione dei pagamenti elettronici“).

A seguito di un accertamento della violazione, al prefetto della provincia in cui è stata compiuta si deve trasmettere il rapporto insieme alla prova delle contestazioni effettuate.

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Ogni violazione, assieme alla cifra della sanzione comminata, deve essere registrata nel software Ares della Guardia di Finanza.

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