Si tratta di un problema di certo non nuovo, ma che attualmente è tornato in maniera prepotente e che sta facendo danni ingenti.
In questo periodo, naturalmente, molte regioni d’Italia, anzi probabilmente la maggior parte, stanno facendo i conti con un caldo anomalo che, a quanto pare, fa fatica a darci tregua.
In effetti, secondo le ultime previsioni meteorologiche, pare proprio che anche la settimana in corso non sarà di certo clemente e, per l’appunto, le alte temperature saranno presenti più o meno dappertutto nel Bel Paese.
Comunque sia, certo è che in questi giorni si è parlato più volte anche del problema della siccità, dato che il cosiddetto anticiclone delle Azzorre sta decisamente colpendo il clima dell’Europa e del Mediterraneo.
Tuttavia, giusto nelle ultime ore, sembra che ci sia un’altra problematica a cui bisogna fare attenzione e della quale si sta probabilmente occupando chi di dovere.
Così, è la Sardegna che, in questo dato momento, avrebbe un’altra situazione che gli darebbe del filo da torcere. No, non è solo l’afa, per la verità, bensì anche degli insetti in particolare.
Ci stiamo riferendo, per l’appunto, come da titolo, alle cavallette. Infatti, queste ultime, piano piano, starebbero conquistando, per così dire, i terreni coltivati, portando a distruzione i raccolti, gli orti e tutto ciò che trovano a loro disposizione.
Secondo alcune fonti attendibili, quindi, questa sorta di invasione avrebbe avuto inizio in provincia di Nuoro per poi proseguire nella Valle del Tirso.
Un momento difficile per la Sardegna
Al momento, per giunta, sembra che più di una ventina di località sarde stiano combattendo contro questo imprevisto. Numerosi, quindi, gli ettari di terreno che, al momento, sono stati danneggiati per questo motivo.
Si tratta di uno stato di emergenza per la quale la Regione avrebbe chiesto degli aiuti a livello finanziario. Tuttavia, pare che per ora non ci sia una soluzione imminente.
Per la precisione, tra l’altro, sembra che non sia una condizione nuova quella che sta capitando di recente. Al contrario, già negli anni Quaranta si era verificato un grattacapo del genere quando una moltitudine di sciami di cavallette aveva provocato danni piuttosto simili.
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Vedremo, dunque, se nel più breve tempo possibile verranno prese delle efficaci contromisure per riportare il tutto alla normalità e dare pace a chi possiede questi terreni prepotentemente invasi dagli insetti.