La madre di Denise Pipitone può contare su un aiuto di tutto rispetto per la ricerca della verità sul destino della sua bambina. La speranza si riaccende.
Sono passati 18 lunghi anni dalla scomparsa della bimba di 4 anni da Mazara Del Vallo. Era il 2004 da quando Denise Pipitone veniva vista giocare per l’ultima volta davanti alla porta di casa per poi sparire nel nulla.
Le sue ricerche sono continuate molto a lungo, contornate da numerose segnalazioni di persone convinte di averla vista un po’ ovunque. Tutte segnalazioni poi rivelatesi false, sfortunatamente.
Piera Maggio, madre della bimba, in tutto questo lungo tempo non ha perso per un solo attimo la speranza di poter riabbracciare la sua piccina, che oggi dovrebbe avere 22 anni ormai. La donna ha lottato con tutte le sue forze per non far cadere l’attenzione dalla sparizione della figlia.
L’anno scorso sembrava ci potessero essere nuove piste sull’intricata vicenda, ma purtroppo anche in questo caso non hanno portato nessun avanzamento nelle indagini e il Tribunale di Marsala a dicembre ha archiviato il caso.
Denise Pipitone: nuova speranza per la Maggio
La signora Piera ha un profilo su Instagram proprio dedicato alla ricerca di Denise, sul quale aggiorna i follower sugli sviluppi della vicenda e un giorno fa ha pubblicato una foto che ha fatto riaccendere la speranza in tante persone.
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Dpmenica 17 luglio si è tenuto a Mazara del Vallo la prima edizione del trofeo podistico 10 Fast, e l’organizzazione ha voluto come madrina proprio la Maggio, che nella foto appare tenere tra le mani la targa che le hanno donato. il motivo di tale scelta è commovente: “A fare da madrina alla manifestazione Piera Maggio. Una testimonianza forte che cementa l’intesa con la società del presidente Lombardo” si legge nell’estratto dell’articolo apparso sul sito Siciliarunning.
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Lombardo ha sposato la causa di Piera, facendo stampare, si legge, sulle magliette sociali “Verità per Denise”. Un ulteriore gesto per supportare la battaglia della siciliana, che non ha nessuna intenzione di arrendersi finchè non verrà fatta luce su quanto accaduto alla bambina.