E’ uno dei bonus decisi dal Governo per aiutare i cittadini in difficoltà, ma un semplice errore nella compilazione potrebbe metterlo a rischio.
In seguito ai due anni di pandemia e alla situazione attuale geopolitica, il Governo ha introdotto numerosi bonus per i cittadini in difficoltà, che si sono ritrovati senza lavoro o con minori introiti dalla professione. E’ il caso, ad esempio, dei lavoratori precari nell’ambito della scuola o ATA.
Per loro è stato predisposto un bonus di 200 Euro, come specifica il Decreto 50/22 nell’articolo 32 comma 13: “L’INPS, a domanda, eroga ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021 abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate, un’indennita’ una tantum pari a 200 euro. L’indennita’ e’ corrisposta ai soggetti che hanno reddito non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021″.
Un modo per tirare sicuramente il fiato da parte dei cittadini, ma bisogna stare attenti a come si presenta la domanda per poterne usufruire, pena l’esclusione.
C’è da dire che ad oggi l’INPS non ha ancora pubblicato l’applicazione precisa per poterne fare domanda, e ciò sta mettendo in crisi chi ne ha bisogno. Il termine ultimo per presentare richiesta è stato fissato al 31 ottobre prossimo, ma ci sono molti dubbi da parte di chi vorrebbe farne richiesta.
Un bonus di pari importo è stato emesso anche per i lavoratori stagionali, e sul sito dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale c’è una sezione apposita per poterlo richiedere. I precari della scuola devono quindi fare riferimento a quelle indicazioni? Non è chiaro, e il consiglio è di attendere con pazienza che l’Istituto pubblichi le necessarie istruzioni. Certo un disservizio da parte dell’ente, che rischia di veder crashare il sito a causa dei numerosi accessi non appena provvederà.
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Del resto per chi fornirà informazioni errate o false sono previste sanzioni amministrative, con decadimento del diritto ed eventuali importi erogati da ridare indietro. Meglio quindi aspettare per essere certi di compilare con correttezza la domanda.