Di fronte al caldo da record di quest’anno le accortezze da avere sono molte, anche nell’uso di questi tipi specifici di farmaci.
Un caldo da record come quello che stiamo affrontando durante questa torrida estate 2022 significa molte cose. Tra queste una forte astenia da caldo in molti individui. Proprio per questo i medici chiedono di prestare attenzione alle proprie attività, alla propria dieta, a mantenersi idratati e anche all’uso di alcuni tipi di farmaci ben precisi.
A volte si rende necessario ricalibrare le proprie terapie farmacologiche assieme al medico, di fronte al cambiare delle condizioni ambientali e atmosferiche. La ragione sta nel fatto che alcuni farmaci vanno ad agire su alcune caratteristiche o deficit fisici che il caldo può andare a modificare a sua volta.
Attenzione a ricalibrare l’uso di farmaci per il cuore
Stando alle parole di Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia, farmaci come quelli dedicati al trattamento dell’ipertensione, di problemi circolatori, diuretici o sedativi, vanno assunti con cautela durante questi giorni di caldo da record.
Il motivo è semplice: il nostro corpo, se esposto a temperature come quelle che stiamo affrontando in questi giorni (si parla di 40 gradi e oltre!), subisce delle alterazioni. In particolare il cuore si contrae più velocemente e, in media, fa circolare una quantità di sangue doppia rispetto al solito. La sudorazione, invece, porta a potenziale disidratazione, per questo è bene bere molta acqua e ingerire alimenti ricchi di liquidi e sali minerali.
L’uso di farmaci che agiscono su problemi cardiaci o polmonari, quindi, va ricalibrato tenendo presente l’attività cardiaca dei pazienti che viene modificata dal caldo. In alcuni casi è bene ridurre l’uso di questi farmaci, così come evitare diuretici che portano ad eliminare i liquidi in eccesso.
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Un altro consiglio di Ciro Indolfi riguarda la scelta delle bevande da evitare. Caffeina e alcolici possono influire negativamente sull’idratazione del corpo, nonché andare ad aumentare ulteriormente l’attività cardiaca.