Clamorosa scoperta archeologica negli abissi: ritrovato da un team di scienziati un pregiatissimo relitto dell’Ottocento. I dettagli da non perdere.
Siamo soliti immaginare che le scoperte avvengano solo ed esclusivamente in superficie: come fossili, città sepolte, antiche monete. Ma in realtà anche gli abissi dei mari e dei fiumi nascondono dei segreti inimmaginabili. Qualcosa che non avremmo mai creduto possibile.
Si tratta di campagne di scavo diverse che vengono organizzate da archeologi subacquei. Proprio di recente, infatti, è stato aggiunto un nuovo importante tassello al puzzle con il rinvenimento di un pregiatissimo manufatto.
Lido di Venezia, rinvenuti i resti di un relitto che ha navigato le nostre acque nell’Ottocento. Che scoperta
Si tratta di una scoperta avvenuta in Italia, precisamente a Venezia e che ha visto il coinvolgimento dell’Università di Udine, ma anche della Soprintendenza della città lagunare e dell’Institute of Nautical Archaeology.
Come abbiamo appena accennato, l’importante rinvenimento è stato sapientemente guidato dal team di archeologi del dipartimento universitario di Udine che hanno concentrato tutto il lavoro nei pressi della spiaggia di San Nicoletto a Venezia.
Siamo al cospetto di un relitto che ha navigato le acque nell’Ottocento. Recuperarlo non è stato così semplice, in quanto sono state effettuate diverse indagini preliminari prima di procedere al lavoro. In prima battuta è stato necessario identificare accuratamente l’area.
Successivamente sono intervenuti anche i sommozzatori che hanno identificato al meglio l’area che sarebbe poi stata battuta dagli archeologi subacquei. Queste preliminari attività conoscitive condotte sul relitto sono solo il primo passo di un progetto più articolato.
Queste le parole dell’archeologo Alessandro Asta. Le restanti operazioni come il recupero e la pulizia, invece, sono state condotte insieme agli studenti di Udine che hanno analizzato le componenti del pregiatissimo manufatto storico in tutte le sue componenti.
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Questa tipologia di scoperta non fa altro che accrescere il patrimonio culturale della città lagunare, volto sempre più alla valorizzazione del territorio.