Una avvincente scoperta archeologica, andata “ben oltre le aspettative”: emersi pregiatissimi manufatti dell’età classica. Si apre un nuovo capitolo della storia.
Possiamo ammettere con grande orgoglio che le scoperte in campo archeologico sono, ormai, all’ordine del giorno. Il nostro Paese si riconferma essere un museo a cielo aperto, ricco di grandissimi tesori nascosti e pronti per tornare alla luce. Tesori che chiarificano quella vita passata a noi così misteriosa.
L’importante rinvenimento di cui vi sto per parlare è avvenuto nell’assolata Sicilia e stando alle parole del responsabile agli scavi, si tratta di qualcosa mai visto prima. Una scoperta che è stata definita ben oltre le aspettative e che getta una nuova luce sul territorio siciliano. Vediamolo insieme.
Selinunte, emozionante scoperta archeologica: emersi pregiatissimi tesori appartenenti all’età classica
La campagna archeologica vede l’ausilio di tre importanti dipartimenti: l’università di New York, l’Università di Milano coadiuvati dall’Istituto Archeologico Germanico.
Prima di addentrarci nel cuore della notizia, spendiamo qualche doverosa parola sul luogo della scoperta: Selinunte. Siamo al cospetto di una delle meraviglie della Sicilia, luogo di mistero, mito e leggenda. Atmosfera suggestiva e scrigno di pregiatissimi tesori. Dimora di alcuni dei templi più belli del mondo.
I recenti lavori di scavo hanno riportato in auge due antiche meraviglie: una bellissima sirena in avorio ed un prezioso scettro. Stando alle parole del direttore della campagna archeologica, siamo davanti a qualcosa di veramente straordinario, che conferisce una nuova luce alla città.
Ogni singolo rinvenimento, infatti, è in grado di apportare un tassello aggiuntivo alla città. Non si tratta solo di valorizzare il territorio (ossia il più grande parco archeologico d’Europa) , ma di conoscere, studiare, capire quelli che sono stati gli usi e i costumi dei nostri avi in età arcaica e classica.
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Ma non è tutto, perché le restanti scoperte verranno analizzate ed esposte quanto prima all’interno del parco per permettere ai milioni di visitatori di poterli ammirare più da vicino.