Un gruppo di ricercatori di recente ha potuto confermare uno studio che era già cominciato un po’ di tempo fa.
Gli archeologi, anche quando non ce ne rendiamo conto, continuano a fare ricerche per capire meglio tutto ciò che riguarda il nostro pianeta Terra.
Si tratta di un lavoro molto ma molto importante che se qualcuno non facesse, sicuramente, al giorno d’oggi, saremmo allo oscuro di tante informazioni.
Alcune volte, peraltro, succede che certe fondamentali scoperte avvengano persino per caso, quando, magari, si stavano cercando altre risposte.
Ebbene, soltanto cinque anni or sono, un gruppo di ricercatori aveva deciso di studiare un frammento di vetro che era stato trovato all’interno di un cratere meteorico in Canada, formatosi a causa dell’impatto di un asteroide, avvenuto circa più di 30 milioni di anni fa.
Così, sono stati esaminati i minerali che vi sono contenuti nel cratere che è stato denominato con il termine di Mistastin costituito da un diametro di oltre 20 chilometri.
Poco tempo fa, quindi, il dottorando Michael Zanetti proprio in quel punto raccolse della roccia vetrosa durante uno studio organizzato dall’Agenzia spaziale canadese.
Ciò, proprio per il fatto che spesso gli astronauti vengono addestrati ad avere a che fare con questa tipologia di cratere, dato che non è dissimile a quella che si potrebbe trovare sulla Luna.
Lo studio approfondito
Insomma, quello che vogliamo sottolineare è che anche questa fu una scoperta casuale, e, dopo aver analizzato il pezzo di roccia, si scoprì che era composto da una certa quantità di zirconi che, in poche parole, sono dei minerali che cristallizzano a contatto con altissime temperature.
Gli scienziati, però, a quel punto, si sono chiesti anche quale sarebbe stata effettivamente la temperatura che ha fatto in modo di formare questi minerali.
A tal proposito, è stata eseguita un’altra ricerca per capire con più esattezza proprio questo dato. Lo studio in questione, pubblicato sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters, avrebbe quindi concluso che la temperatura sarebbe stata per la precisione quella di 2.370 gradi Celsius.
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Per di più, questa ricerca avrebbe persino rilevato la presenza di un altro minerale all’interno dei grani di zircone, cioè il reidite che, a sua volta, si sarebbe formato dopo il superamento di alte temperature e pressioni intorno ai 30 e i 40 gigapascal.