Komodo, il lucertolone più temuto al mondo: il suo gesto non dà scampo a nessuno

Alla scoperta del drago di Komodo, uno degli animali più pericolosi della Terra: tutto quello che c’è da sapere su di lui.

Drago Komodo
Drago di Komodo (foto Pixabay)

L’isola indonesiana di Komodo ha una storia piuttosto particolare. Originariamente, era utilizzata come una sorta di colonia penale. Oggi, è uno dei paradisi naturali più affascinanti e famosi del mondo, con una fauna unica nel suo genere.

Il parco naturalistico che ivi è stato istituito accoglie numerose specie di uccelli, maiali selvatici e bufali d’acqua. Ma, soprattutto, una specie che raccoglie i più grandi sauri viventi. Ossia, i famosi draghi di Komodo o varani di Komodo. Si tratta dei discendenti di una popolazione di Varanidi molto più grandi, che popolavano le zone oggi comprese tra l’Indonesia e l’Australia e che si estinsero alla fine del pleistocene.

Il drago di Komodo ha in effetti un aria preistorica che gli viene conferita dal suo aspetto: zampe massicce, pelle con squame grigie e marroni, la lunghezza del suo corpo che va dai due ai tre metri. Si tratta di uno dei predatori più pericolosi dell’intero pianeta Terra, dai lunghi artigli, e con un peso compreso tra gli 80 e i 100 chili.

Il drago di Komodo, come attacca le sue prede: la mossa mortale

I draghi di Komodo hanno una corporatura massiccia che è una vera e propria arma distruttiva. Possono attaccare infatti prede che vanno anche fino ai 450 chili, come dei bufali.

Drago Komodo
Drago di Komodo (foto Pixabay)

Nonostante la loro mole, sono insospettabilmente agili e veloci e i loro attacchi non lasciano scampo. Non ingannino le sue movenze generalmente lente: quando scatta per attaccare, può raggiungere anche punte di 18-20 chilometri orari. Avvicinarsi a meno di dieci metri è infatti fortemente sconsigliato anche per l’uomo.

Al momento dell’attacco, morde con denti aguzzi e seghettati e i suoi denti penetrano nella carne della sua preda inoculando un mix di batteri e veleno che è letale. Se anche la preda riesce a fuggire, il suo sangue viene avvelenato completamente nel giro di uno o due giorni.

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Se invece l’attacco è andato a segno, la vittima viene squarciata con potenti morsi, serrando la mascella e strappando via carne in grande quantità. Un drago di Komodo può consumare in un pasto l’80% del proprio peso e ingerire praticamente tutto della carcassa della preda, compresi ossa e zoccoli.

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