Alla scoperta del drago di Komodo, uno degli animali più pericolosi della Terra: tutto quello che c’è da sapere su di lui.
L’isola indonesiana di Komodo ha una storia piuttosto particolare. Originariamente, era utilizzata come una sorta di colonia penale. Oggi, è uno dei paradisi naturali più affascinanti e famosi del mondo, con una fauna unica nel suo genere.
Il parco naturalistico che ivi è stato istituito accoglie numerose specie di uccelli, maiali selvatici e bufali d’acqua. Ma, soprattutto, una specie che raccoglie i più grandi sauri viventi. Ossia, i famosi draghi di Komodo o varani di Komodo. Si tratta dei discendenti di una popolazione di Varanidi molto più grandi, che popolavano le zone oggi comprese tra l’Indonesia e l’Australia e che si estinsero alla fine del pleistocene.
Il drago di Komodo ha in effetti un aria preistorica che gli viene conferita dal suo aspetto: zampe massicce, pelle con squame grigie e marroni, la lunghezza del suo corpo che va dai due ai tre metri. Si tratta di uno dei predatori più pericolosi dell’intero pianeta Terra, dai lunghi artigli, e con un peso compreso tra gli 80 e i 100 chili.
Il drago di Komodo, come attacca le sue prede: la mossa mortale
I draghi di Komodo hanno una corporatura massiccia che è una vera e propria arma distruttiva. Possono attaccare infatti prede che vanno anche fino ai 450 chili, come dei bufali.
Nonostante la loro mole, sono insospettabilmente agili e veloci e i loro attacchi non lasciano scampo. Non ingannino le sue movenze generalmente lente: quando scatta per attaccare, può raggiungere anche punte di 18-20 chilometri orari. Avvicinarsi a meno di dieci metri è infatti fortemente sconsigliato anche per l’uomo.
Al momento dell’attacco, morde con denti aguzzi e seghettati e i suoi denti penetrano nella carne della sua preda inoculando un mix di batteri e veleno che è letale. Se anche la preda riesce a fuggire, il suo sangue viene avvelenato completamente nel giro di uno o due giorni.
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Se invece l’attacco è andato a segno, la vittima viene squarciata con potenti morsi, serrando la mascella e strappando via carne in grande quantità. Un drago di Komodo può consumare in un pasto l’80% del proprio peso e ingerire praticamente tutto della carcassa della preda, compresi ossa e zoccoli.