Meduse immortali, cosa sono? Da chi sono state scoperte? Qual è il suo ciclo vitale? Rispondiamo insieme alle domande. I dettagli.
Il suo nome scientifico è Turritopsis nutricula ma è comunemente conosciuta con il nome di medusa immortale. La sua peculiarità è quella di essere in grado di tornare al suo stato coloniale dopo aver raggiunto la piena maturità. Scopriamo come sia possibile.
Questa specie animale è stata scoperta grazie alle ricerche dell’Università di Lecce e – come accennato in precedenza – ha un particolare potere, ossia quello di invertire il ciclo biologico e di conseguenza è per questo motivo che viene definita immortale dalla comunità scientifica.
Turritopsis nutricula, note con il nome di meduse immortali. Di cosa si tratta? Perché hanno questo nome? I particolari
Come spiegato poc’anzi, la turritopsis nutricula rispetto alle altre specie animali è in grado di ritornare alla sua fase iniziale, dopo aver raggiunto la sua maturità. Si trova principalmente nel Pacifico, ma si è diffusa rapidamente in tutto il mondo.
Scopriamo qualcosa in più circa la sua struttura: ha una forma a campana che ha una misura molto piccola ossia 4 o 5 millimetri. Questa campana è caratterizzata da una sorta di gelatina molto sottile e colpisce il colore rosso brillante che è tipico delle sue cavità.
Cosa la rende immortale allora? Come detto in precedenza questo particolare animale è in grado di avere un doppio ciclo vitale. Durante la prima parte della sua vita la medusa immortale ha le sembianze di un polipo di piccole dimensioni con tentacoli utili per la caccia.
In un secondo momento, quello che viene definito doppio ciclo, la medusa non muore – al contrario. Essa si rifugia sul fondale marino per ritornare proprio al suo stadio iniziale, ossia quello del polipo. Questo mutamento è dovuto alle sue cellule che sono in grado di trasformarsi nuovamente.
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Secondo gli scienziati questo particolare fenomeno viene chiamato transdifferenziamento ed è peculiare della fase giovanile della medusa immortale.