Tra gli inconvenienti della stagione estiva, oltre al caldo soffocante di quest’anno, si possono annoverare le zanzare. Animali notturni? Non solo.
Sono tra gli insetti più odiati in circolazione, protagonisti fastidiosi della stagione estiva e fautori di pruriti e punture. Parliamo ovviamente delle zanzare, animali che si nutrono del nostro sangue e possono anche portare malattie serie.
Questi piccoli esseri esistono da milioni di anni, ben prima dell’uomo e in natura ne esistono ben 3000 specie, delle quali sono solo 200 a pungere l’essere umano. Di solito davanti alla loro odiata presenza ci si domanda quale sia il loro fine, oltre a quello di farci innervosire.
Ebbene, in realtà a pungerci sono solo le femmine, che hanno bisogno del nostro fluido rosso e delle conseguenti proteine in esso presente per produrre le uova. Ma in realtà questi insetti sono cosiddetti impollinatori, infatti si nutrono del polline dei fiori, spostandosi tra uno e l’altro. Inoltre fungono da cibo per molte altre specie animali.
Zanzare: escono allo scoperto solo la sera?
Le zanzare sono considerate animali crepuscolari, che si “animano” solo durante le ore serali, ma ciò non è del tutto vero. Come già accennato precedentemente, infatti, in natura ne esistono diverse specie, e tra queste troviamo la cosiddetta zanzara tigre che, al contrario delle “sorelle”, punge anche di giorno.
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Questi esemplari sono originari del Sud Est Asiatico e si differenzia da quelle comuni da striature bianche e nere sul corpo. Gli insetti si sono iniziati a diffondere in Italia verso gli anni Novanta e oggi sono molto diffuse, in particolare in Sicilia e Sardegna. Amanti dell’acqua stagnante, non è raro che depongano le uova nei sottovasi e sono particolarmente attive durante le ore diurne più fresche.
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I morsi della zanzara tigre sono inoltre più acuti e dolorosi e la loro puntura può trasmettere malattie come la febbre gialla e la zika, benchè i casi riscontrati attualmente siano ancora circoscritti. Se pensavate, quindi, di essere al sicuro da questi insetti durante il giorno, vi sbagliavate di grosso.