Agghiacciante tragedia, donna trovata morta sui binari della nota stazione romana. Circolazione interrotta per diverse ore. Si cerca di ricostruire la dinamica dei fatti.
Una notizia a dir poco agghiacciante che ha interessato la nota stazione di Roma Termini. Interrotta per cause di forza maggiore la circolazione di diversi binari. Sono intervenuti immediatamente sul posto le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco che hanno constatato quanto accaduto.
Il traffico dei treni è stato rallentato e si sono registrati diversi stop forzati alla circolazione. Si cerca di ricostruire quanto accaduto e capire quali sono state le motivazioni legate al folle gesto. Le autorità competenti sono presenti sul posto – fanno sapere.
Notizie del genere lasciano sempre una forte amarezza. Si cerca di capire il perché di tale gesto. Il corpo della donna è stato trovato senza vita sui binari della Stazione di Roma Termini.
Una notizia veramente agghiacciante: proviamo a ricostruire quanto accaduto giovedì 28 luglio. Una ragazza di appena 21 anni si lasciata cadere sul binario 13 della Stazione di Roma Termini. Impossibile per il convoglio frenare l’arresto. Al momento non si conoscono le generalità della donna.
Il tutto è accaduto alle 17.30 in una affollatissima stazione. Tempestivo l’intervento dei Vigili del Fuoco che ha potuto solo constatare quanto tragicamente accaduto. Stando a quanto emerso dal primo quadro delineato, si tratta di un gesto volontario. Un suicidio. Indagini ancora in corso.
Presenti diversi testimoni che forniranno la loro versione dei fatti alla polizia. Esclusa la pista della bravata. Tutte le informazioni saranno utilissime alla ricostruzione dei fatti. Oltre al suicidio è aperta anche l’ipotesi di una fatale caduta. Non è escluso nulla, sebbene la strada del folle gesto sia quella più conclamata.
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Ascoltato per prima anche il macchinista del treno in transito il quale ha ammesso di non essere riuscito a fermare in tempo il convoglio, in quanto si è trovato davanti la giovane donna in una frazione di secondo.
