Con l’arrivo dell’estate sono tornate anche loro: le zanzare. Ora arriva una specie che sta già facendo preoccupare parecchio gli esperti.
Tra gli insetti più fastidiosi e odiati che ci attaccano d’estate, trovamo le zanzare. Questi animali esistono da milioni di anni, ben prima dell’essere umano, e ne esistono ben più di 2000 specie, anche se sono solo 400 circa quelle che pungono gli uomini.
Benchè quando si pensi a loro si creda che siano state create solo per darci fastidio, le zanzare hanno una funzione ben precisa. A pungerci sono solo le femmine, che hanno bisogno della nostra proteina contenuta nel sangue per produrre le uova. I maschi, invece, vanno di fiore in fiore, infatti proprio come le api, sono dei cosiddetti impollinatori. Inoltre sono del cibo per altri animali.
Sfortunatamente, in circolazione ci sono anche le zanzare tigre, che rispetto alle sorelle comuni corcolano anche durante il giorno. Ebbene, sembra che ora dovremo vedercela anche cun un’altra temibile “succhiasangue”.
Zanzare coreane: impossibile disfarsene. Ecco perchè
In queste ultime settimane si è vista una presenza sempre più massiccia delle cosiddette zanzare coreane, soprattutto nel Nord Italia, in Liguria e Trentino. E’ possibile che le uova siano state trasportate in giro dai copertoni usati, come già accaduto nel caso di quelle tigre.
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Questi insetti sono resistenti al freddo e quindi possono presentarsi anche durante i mesi più rigidi rispetto a quelli estivi. Inoltre possono trasmettere malattie anche molto gravi. Il parassitologo Marco Piombi, intervistato da La Repubblica, ha spiegato che può portare il virus dell’encefalite giapponese e quello della chikungunya. “Non possiamo escludere l’ipotesi che possa avere un ruolo nel mantenere, ad esempio, eventuali zone di trasmissione” ha spiegato lo studioso.
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Non si sa ancora se le zanzare pungano solo l’uomo o anche gli animali, mentre invece sembra che il suo habitat preferito sia la montagna. “Non abbiamo idea di quale sia il potenziale rischio della sua presenza. Può essereinnocua o può essere rischiosa. Per ora sappiamo, ad esempio, che è capace di trasmettere le filarie, note per colpire i cani” ha aggiunto lo zoologo Paolo Gabrieli all’Adnkronos.