Come sicuramente avrete notato, negli scaffali dei supermercati c’è sempre meno acqua gassata. Perchè? Cosa sta succedendo alle scorte del Paese?
Ormai le bottigliette di acqua gassata iniziano a mancare tra gli scaffali dei supermercati e si sta avverando quanto detto ancora quasi un mese fa da una delle società più note di imbottigliamento di acqua minerale.
Nei supermarket ci sono sempre meno bottigliette e le persone che amano questo tipo di bevanda sono in apprensione nel non riuscire più a procurarsela. Cosa sta accadendo, e perchè sta scomparendo dai negozi di alimentari?
Il primo a parlare di questo problema è stato l’amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, Alberto Bertone, che all’inizio dello scorso mese parlò di una vera crisi per le bevande con le bollicine.
La società da lui gestita è una delle aziende leader nel settore e sono milioni le bottiglie da loro vendute ogni anno. E’ facilmente intuibile quanto questo inconveniente possa essere un bel danno per loro.
Addio acqua gassata? Nei supermercati non si trova più
La mancanza di acqua gassata è dovuta alla penuria di anidride carbonica con la quale produrla. Il costo della Co2 è aumentato di ben 7 volte il suo prezzo iniziale e anche con i costi aumentati a dismisura non è possibile metterne abbastanza in commercio. Ecco perchè la Sant’Anna ha avvisato i consumatori che non ne garantiranno la produzione per tutto agosto, ma ora il problema potrebbe estendersi anche a settembre.
Visualizza questo post su Instagram
La Co2 tuttavia è usata anche in altri settori, come nella birra alla spina o per la conservazione del cibo, venendo inoltre usata nelle serre e per la sterilizzazione degli strumenti chirurgici. Insomma, un problema più complesso di quanto si possa pensare.
LEGGI ANCHE –> Serpenti in giardino? Tienili lontano dal tuo verde con un metodo alternativo: funziona
LEGGI ANCHE –> Codice della strada, importanti novità in arrivo per gli automobilisti
L’inflazione ha fatto schizzare i costi delle materie energetiche alle stelle e si è deciso ovviamente di dare priorità al settore medico e agricolo. Ma c’è un altro problema che inizia a fare capolino all’orizzonte, ed è quello della minore disponibilità di azoto, che si usa per la sterilizzazione dei contenitori delle bevande, e che potrebbe portare a una situazione drammatica.