Tra le mete di vacanze compaiono anche i fiumi, sapevate che si si cela un esemplare di pesce gigante? Osserviamolo.
È tempo di mare ma non solo. Molti italiani durante il periodo estivo amano e preferiscono recarsi non solo al mare. Tra le mete anche nelle località di acqua dolce più vicine dove è possibile la balneazione come fiumi e laghi. La possibilità di rinfrescarsi e prendere una pausa dal caldo.
Molti sono preoccupati per la prova costume. Non tutti pensano ai numerosi animali che popolano i nostri fondali. La balneazione è possibile anche in acqua dolce, quindi laghi e fiumi, dove è possibile fare qualche incontro a sorpresa che potrebbe spaventarci.
Proprio questa estate è stato avvistato nei nostri fiumi un esemplare gigante originario delle coste asiatiche. E’ arrivato nel bacino mediterraneo a causa del cambiamento climatico. Ancora non sappiamo che tipo di conseguenze può avere per il ciclo della catena dell’ecosistema della nostra penisola.
Gli esperti hanno osservato l’esistenza di un enorme pesce gatto, il cui nome scientifico è Pangasianodon Gigas. E’ stato avvistato recentemente nei fiumi italiani. Nonostante le prime preoccupazioni ed allarmi, gli osservatori hanno decretato che l’esemplare non costituirebbe un pericolo per l’uomo.
E’ abituato a nuotare pacificamente nelle nostre acque e gli esperti hanno sottolineato la bellezza del pesce; un vero e proprio spettacolo della natura. Comunque è sconsigliato avvicinarsi. A chi è capitato visionarlo assicura che è un vero incanto.
Gli esperti hanno spiegato che l’esemplare popola ormai da diverso tempo i fondali di acqua dolce italiana. E’ riconoscibile attraverso alcuni precisi accorgimenti. In primis è lungo circa tre metri e si distingue per i suoi colori che oscillano tra il bianco e il grigio.
La pinna dorsale è molto evidente ed è riconoscibile perché si trova molto vicina alla testa. Questa è alta e spigolosa, di forma triangolare. Misura tra i 26 e 46 centimetri, mentre il suo peso può arrivare a circa 350 chili.
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Gli esperti raccomandano di non pescare e non disturbare questo esemplare, che sarebbe in via di estinzione e soprattutto non preoccuparsi quando viene avvistato perché sarebbe del tutto innocuo, non avendo denti o barbigli.