Scopriamo quali sono le specie più velenose e pericolose di serpenti presenti in Italia e dove si trovano nel nostro Paese. Tutti i dettagli.
Più di venti sono le specie di serpenti che si trovano nel nostro Paese. Gran parte di queste sono del tutto innocue. Alcune sono però sono velenose e potenzialmente pericolose per gli esseri umani.
Si tratta delle vipere. In tutto sono cinque le specie di vipere che sono presenti in Italia. Stiamo parlando della vipera comune, della vipera dell’Orsini, del marasso, della vipera dal corno e della vipera dei Walser. Alcuni ritengono quest’ultima una specie, mentre, secondo altri, si tratta di una sottospecie del marasso.
Fatto sta che non si può escludere il morso da parte di una di queste vipere, in particolare nel corso dei mesi estivi. Tuttavia, nel caso si venisse morsi da uno di questi serpenti, non è certo che si venga avvelenati, visto che in oltre la metà dei casi queste vipere non iniettano il veleno.
Serpenti, le specie più velenose e pericolose presenti in Italia
La vipera comune è quella più diffusa nel nostro Paese, tranne che in Sardegna, dove non si trova questa specie di serpente.
Il marasso, la vipera dei Walser e la vipera dal corno sono presenti nelle regioni alpine centro-orientali. L vipera dell’Orsini invece si trova in poche aree dell’Appennino centrale.
La vipera comune presenta un colore grigiastro o bruno e un disegno nero a zig zag sulla zona vertebrale dorsale.
Il marasso somiglia molto alla vipera comune, ha il corpo tozzo e corto, il capo triangolare e le pupille veriticali.
La vipera dei Walser condivide numerose caratteristiche morfologiche con il marasso, per questo, secondo alcuni, sarebbe una sua sottospecie.
La vipera dell’Orsini è un serpente di dimensioni molto piccole e in generale non pericoloso per gli essere umani. È comunque sempre consigliabile rivolgersi a un medico, nel caso si venisse morsi da un serpente di questa specie.
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La vipera dal corno è un serpente che presenta un “corno” sulla punta del muso. Il suo veleno è molto tossico, ma non è molto frequente che attacchi gli umani.