Un passo indietro nel tempo per l’eccezionale scoperta. Dall’età del bronzo ritrovate delle perle conservate nei Nuraghi sardi.
Una scoperta che ha fatto esultare di gioia gli esperti del settore. Il ritrovamento è datato tra l’età della pietra e l’era del bronzo. Un rinvenimento che ha suscitato clamore proprio per la singolarità della circostanza. Infatti i protagonista sono i Nuraghi sardi.
La bellissima isola italiana è meta annuale di turismo. Il mare cristallino e le sabbi e bianche fanno da scenario a dei luoghi di villeggiatura incantevoli. Frotte di vacanzieri insediano la splendida perla del Mediterraneo famosa in tutto il mondo. La Sardegna è una terra magica.
Buon cibo, aria salubre e la registrazione dei casi più longevi al mondo. La pastorizia è ancora oggi una tradizione molto conservata. Gli usi e i costumi non hanno lasciato totalmente spazio alla modernità. Qui è ancora possibile ritrovarsi davanti ai veri artigiani di una volta.
Scoperta senza precedenti, svariate perline di diverso colore trovate nei Nuraghi sardi
Una costruzione caratteristica dell’isola sono i Nuraghi. Si tratta di una struttura a torre disseminati in tutto il territorio sardo. Il materiale è composto di pietre e la datazione risale a circa l’età della pietra e del bronzo. Venivano edificate per riparo ed avevano più stanze.
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La storia ci dice che ai tempi furono costruiti più di 10 mila Nuraghi oggi invece se ne conservano solo 7 mila. Fanno parte dell’Unesco e sono intoccabili. Proprio da uno di queste case è stata fatta una scoperta inverosimile e precisamente nel pozzo posto sul davanti del monumento.
I ricercatori hanno portato alla luce 160 perline di diverso colore appartenute all’età preistorica. Tutto porta la firma dei vecchi millenni e ancora non ci si crede al bottino. Erano poste all’ingresso della costruzione su cui si stavano facendo rilevamenti. Situati proprio sotto gli occhi.
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Il ritrovamento è stato effettuato nel villaggio di Sos Muros a Buddusò in provincia di Sassari. Le perline vanno dalla tonalità dell’azzurro, al verde, al giallo. Erano poste in un pozzo e la domus doveva essere venerato come un tempio. Le pietre forse venivano date come offerta al sacrificio degli dei.