Un gesto impagabile, un amore smisurato per la sua mamma. Il calciatore subirà un intervento per tentare di salvarle la vita.
Non ha voluto sentire ragioni ma solo il cuore, e che cuore! Robert Peric-Komsic, è una promessa del calcio croato. Giovanissimo viene individuato fra i tanti per il suo prezioso talento. E’ in gamba, serio e palleggia bene con il pallone in campo.
Impossibile farselo scappare ed ecco che piovono i contratti. La mamma sempre accanto a incoraggiarlo. Una vicinanza sacra per il giovane calciatore che viene spronata a dare il meglio di sé. Robert è un portento e spicca nella squadra dove milita da tempo.
Purtroppo nasconde un dramma che lo perseguita da 13 anni. Una vicenda che gli ha dato non poche preoccupazioni ma che la sua mamma non ha fatto mai pesare. Infatti il dilemma era proprio dovuto alla malattia della sua genitrice.
La signora soffriva di un brutto male da decenni. Le cure avevano sortito un buon effetto per un tempo limitato. Il fatto è che la patologia diveniva sempre più pesante da sopportare fino a che la situazione è degenerata.
La mamma di Robert aveva poco tempo da vivere nonostante fosse giovanissima. Il ragazzo non ha pensato più a se stesso e alla sua carriera. Non voleva saperne di continuare sapendo che presto non l’avrebbe avuta più vicina.
La decisione è stata presa d’un soffio senza sentire la ragione della mente ma solo quella del cuore. La madre aveva bisogno di un trapianto urgente anche idoneo. Lui era pronto ad offrirsi per donare la nuova speranza. Era pronto.
Qualcuno ha cercato di fargli capire cosa gli aspettava ma Robert aveva il pensiero fisso e la sicurezza che dopo l’intervento tutto si sarebbe risolto. E’ stato proprio così. L’operazione ha avuto successo e madre e figlio godono ottima salute.
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La signora si è ripresa alla grande e lo sportivo procede bene con la riabilitazione. Il fegato è un organo che si riproduce e così è accaduto nel corpo del calciatore. Gli esami sono tutti positivi per l’ottimo recupero.
Presto Robert potrà tornare addirittura ai suoi allenamenti. In squadra attendono l’eroe, ma lui si dichiara solo un figlio.