Italia, eccezionali indagini archeologiche effettuate grazie ai droni

Italia, eccezionali indagini archeologiche effettuate grazie ai droni. Strepitosi rinvenimenti che vedono il coinvolgimento di eccellenze del nostro Paese. 

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Drone (Foto da Pixabay)

Prima di entrare nel cuore della notizia, facciamo chiarezza sul luogo in cui sono state effettuate le indagini. Ci troviamo in provincia di Oristano nel villaggio nuragico di Bruncu ‘e S’Omu. Stando a quanto emerso fino a questo momento, la zona è caratterizzata da una fitta vegetazione lungo tutti i versanti.

Nell’era del progresso è importante sottolineare quanto le moderne tecnologie siano di fondamentale importanza per il rinvenimento di nuove aree da esplorare o per entrare nei dettagli di una scoperta più ardua da analizzare.

Questo è quanto successo in Sardegna. Quali sono le principali caratteristiche di questo sito archeologico? Come accennato in precedenza non solo una forte componente boschiva, ma parliamo anche di una zona prettamente vulcanica.

Italia, grazie all’uso dei droni sono state condotte importanti indagini archeologiche in provincia di Oristano. I dettagli

E’ proprio grazie all’ausilio dei droni che è stato possibile riportare a galla alcune importanti strutture archeologiche che, da terra, era difficile da reperire.

 

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Adoperato il LiDAR drone che ad oggi viene utilizzato dal laboratorio di ricerca del Cnr – Ispc di Potenza. Proprio grazie a questo potente strumento è stato possibile svolgere delle indagini sul sito nuragico di Bruncu ‘e S’Omu. 

Le ricerche sono state brillantemente condotte da istituti d’eccellenza tutti made in Italy: ricordiamo, infatti, l’Università di Cagliari che lavora al progetto dal 2013 insieme al Comune di Villa Verde.

Dalle analisi condotte dagli studiosi è emerso che questa zona è stata densamente popolata durante l’età del bronzo e del ferro. Il sito di Bruncu ‘e S’Omu – nello specifico – è caratterizzato da un insediamento capannicolo.

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La collaborazione tra l’Università di Cagliari e il Cnr-Ispc si è dimostrata preziosa e foriera di grandi novità – queste le parole del responsabile degli scavi, Riccardo Cicilloni.

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