Disposizioni ferree contro chi accende il fuoco sui litoranei italiani. Le multe sono salatissime e pronte a scattare.
L’estate è sinonimo di puro e sano divertimento tra falò e risate. La regola fondamentale è un comportamento doveroso e rispettoso verso gli altri e verso l’ambiente. L’ecosistema è parzialmente danneggiato e bisogna cercare di preservare quello che resta e salvare l’ambiente.
Il governo ha messo a punto delle normative riguardanti l’esempio da dare in ogni luogo dove mettiamo piede. Può essere una villeggiatura o un viaggio da lavoro. Le regole non cambiano. Immancabilmente al primo posto c’è la natura da salvaguardare e il comportamento da adottare.
Con l’avvento della bella stagione è quasi tassativo uscire di casa per godersi finalmente le belle giornate. Picnic gita fuori porta passeggiate in bicicletta tutto purché si stia all’aria aperta. È buona norma rispettare sempre i luoghi dove usiamo trascorrere qualche ora di relax. Lasciarlo intatto come lo troviamo.
Divieto di falò sulle spiagge, la legge comunale parla chiaro
Tra questi spicca indubbiamente il litorale marino. Tra giornate assolate e giorni di ferie, crogiolarsi sulla spiaggia sotto il sole è un must. La sera è solito riunirsi sul lido o sulla sabbia tra suonati di chitarra e canti a squarciagola. E impreziosire il tutto il classico falò acceso sull’arena.
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Purtroppo persone indisciplinate non tengono decoro del luogo di cui sono ospiti. Il fuoco acceso sulla spiaggia può portare anche ad alcuni pericoli come incendi e intossicazioni da fumo. La legge italiana non vieta l’accensione dei fuochi sulla spiaggia ma ogni comune decide a sé il regolamento.
I litoranei sono sotto il controllo dei Carabinieri soprattutto se si trovano nelle vicinanze di pinete ricche di alberi. Sono i posti di maggior pericolo in caso di accensione delle fiamme. Una scintilla può finire sulle chiome delle piante e l’incendio divampa grazie anche al caldo secco.
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Lungo la costa tirrenica del meridione alcune sindaci hanno emesso il divieto assoluto. Così è accaduto anche nella regione veneta e nelle isole maggiori italiane. Chi appicca il fuoco senza i dovuti permessi può essere raggiunto da una mora salatissima. Ogni cittadinanza decide quale atto usare.
Le multe vanno da un minimo di €500 fino a un massimo di €2000. Massimo rispetto per le aree interessate al divieto di falò fino alla fine dell’estate.