Carolina Marconi scende in campo per una causa importante e dal suo profilo Instagram condivide un appello molto sentito.
E’ stata, da giovane, una delle concorrenti del Grande Fratello più seducenti mai transitate tra le mura della casa di Cinecittà. Diventando una showgirl di successo, ma, in seguito, molto di più. Carolina Marconi ha dato in più occasioni una svolta decisa alla sua vita, dimostrandosi un personaggio con tanti contenuti da esprimere, al di là del suo fascino innegabile.
44 anni oggi, Carolina si è data alla carriera imprenditoriale con un certo successo, aprendo a Roma uno store in cui pubblicizza e vende una sua personale linea di scarpe e molto altro. Negli ultimi anni, ha poi dovuto affrontare sfide molto dure, vincendo la battaglia contro un tumore. Carolina è diventata un esempio nella lotta al cancro ed è una delle più apprezzate testimonial nella prevenzione.
La tendenza ad affrontare temi importanti non si ferma qui per lei. La italo-venezuelana è scesa di nuovo in campo, per prendere parte a una battaglia che sta trovando molto risalto nell’opinione pubblica nelle ultime settimane.
Carolina Marconi a favore della Sfattoria degli ultimi, il messaggio commovente: “Facciamoci sentire, non è giusto”
Il suo ultimo post su Instagram – dove è molto seguita, con un seguito di oltre 350 mila follower – è dedicato alla Sfattoria degli ultimi, il rifugio a nord di Roma che ospita maiali e cinghiali sfuggiti ai maltrattamenti e che è finito nell’occhio del ciclone per una decisione da parte della locale Asl.
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Un’ordinanza dell’8 agosto infatti ha stabilito l’abbattimento degli animali, per contenere la diffusione della peste suina africana. All’interno del rifugio, però, al momento nessuno degli animali ha contratto la malattia. Ecco perché in molti, anche tra personaggi famosi, si sono mobilitati. Ad oggi, è stata firmata una petizione pro Sfattoria degli ultimi da oltre 220 mila persone.
Carolina, condividendo un video dall’interno della Sfattoria, spiega: “Perché i maiali e i cinghiali devono essere abbattuti dall’Asl se sono sani e sono state rispettate tutte le norme di biosicurezza nella struttura ? E’ un massacro che si può e si deve evitare. Non ignorate il mio messaggio, per favore facciamoci sentire tutti insieme”.
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Intanto, una prima vittoria si è registrata oggi, con il Tar che ha sospeso fino al 12 settembre l’ordinanza di abbattimento dell’Asl.