Incredibile rivelazione: è stato scoperto dai paleontologi un nuovo esemplare di dinosauro corazzato. I dettagli della ricerca.
La materia che si occupa di studiare i dinosauri si chiama paleontologia – scienze che analizza le forme di vita cha hanno popolato la Terra. Ne indaga il processo evolutivo, il progresso e l’estinzione.
Attraverso la ricerca i paleontologi sono in grado di ricostruire le abitudini degli esseri viventi estinti milioni di anni fa, rispondendo ad una serie infinita di domande da parte dei curiosi di tutto il mondo.
Nelle ultime settimane si stanno registrando grandi passi avanti in materia, grazie al recupero di fossili e all’utilizzo di moderne tecnologie che consentono di avere un quadro più dettagliato del rinvenimento.
Scoperta una nuova specie di dinosauro corazzato in Argentina: si tratta di un esemplare erbivoro
Le scoperte sul mondo dei dinosauri non accennano a fermarsi. A tal proposito – di recente – sono stati identificati i resti di una nuova specie. Si tratta di un esemplare che presenta una particolarità molto singolare sul dorso: ossia una potente corazza.
Stando alle parole degli esperti le sue sembianze ricordano quelle di un moderno carro armato, ma su due zampe. Tant’è vero che il suo nome, Jakapil kaniukura, significa proprio “portatore di scudi”. Quali le sue caratteristiche principali?
È emerso che ha dimensioni alquanto ridotte ed ha sul dorso alcune file di ossa che sono molto simili a quelle presenti sui coccodrilli. Il suo aspetto lascia intendere che possa trattarsi di un temibile predatore, ma in realtà gli studi confermano che sia erbivoro.
La maggior parte dei resti di questa specie sono stati recuperati specialmente nell’emisfero settentrionale. In Argentina – luogo dell’odierno rinvenimento – non abbiamo particolari attestazioni, almeno fino ad oggi.
LEGGI ANCHE –> Squali alieni oltreoceano, un dettaglio ha lasciato senza parole: camminano
LEGGI ANCHE –> Italia, eccezionale scoperta in un piccolo borgo: un ricco tesoro nascosto
Ma non è tutto, perché i paleontologi sono rimasti affascinati dal fatto che il dinosauro in questione era bipede e che le sue zampe anteriori fossero decisamente molto piccole. Paragonate in maniera ironica a quelle di un gallo.