Preoccupa lo scenario dei prossimi tempi. Il meteo non promette nulla di buono e bisogna correre ai ripari al più presto.
Già da ora sembra delinearsi la prossima stagione autunnale. Il meteo fa i capricci ma ancora la penisola è sotto gli strani effetti delle ultime perturbazioni. Un anno difficile questo corrente sotto tutti i punti di vista. A primavera tra il ritorno delle rondini e gli alberi che germogliavano siamo stati inondati dal caldo.
Sembrava quasi un accenno di estate passeggera. Le temperature hanno toccato punti di 30°, anomalo per il periodo pre pasquale. Purtroppo non è stato un evento isolato. I fenomeni atmosferici di natura indecifrata hanno continuato a sorprendere la penisola incessantemente.
Ancora oggi in pieno agosto assistiamo ai forti raggi del sole ma a temperature infernali. In alcune zone d’Italia il termometro assegnato addirittura 40 gradi. l’Italia boccheggia, la siccità è ovunque e si verificano contrasti atmosferici all’impazzata su tutte le regioni.
Proprio nelle ultime ore sulla penisola si sono abbattute i downburst e forti rovesci temporaleschi. Le trombe d’aria hanno originato raffiche di vento a 100 km orari. Alberi sradicati e tetti scoperchiati delle abitazioni. Il fenomeno sta preoccupando i meteorologi che non vedono di buon occhio la situazione.
Un noto climatologo ha dichiarato che l’inquinamento atmosferico è la causa di tutto. L’ondata di caldo anomalo ne è una testimonianza. Il cambiamento climatico esiste e bisogna tentare di correre ai ripari prima di una strada di non ritorno. Dovrà essere l’attenzione primario d’ora in poi.
Gli esperti asseriscono che il territorio italiano è divenuto molto vulnerabile. Bisognerà fare massima attenzione alla costruzione delle future infrastrutture. Ci vuole più ecosostenibilità e prodotti a bassissimo impatto ambientale. Depuratori e impianti elettrici a fonte voltaico.
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Lo scenario dei prossimi anni non è confortante e bisogna agire adesso magari sul modello giapponese. Nella terra del sol Levante sono state costruite dei rifugi in caso di catastrofi ambientali come alluvioni o terremoto. C’è da dire che la vita è sacra e va preservata.
Anche se non se ne fa mai abbastanza cenno. molti italiani sono stati vittime di questi frangenti terribili.