Si tratta di una storia che forse non tutti conoscono e che riguarda da vicino quella che fu la bambinaia di Regina Elisabetta.
Regina Elisabetta II, proprio quest’anno, come sappiamo, ha festeggiato i celebratissimi settant’anni di regno, un traguardo davvero importante che la rende una delle sovrane più longeve degli ultimi decenni e che è stato racchiuso nella denominazione di Giubileo di Platino.
Ma non solo, perché The Queen è certamente anche molto amata dai sudditi grazie all’ottimismo e alla resilienza che traspaiono dalla sua ricca e interessante personalità.
D’altra parte, Elisabetta ha dimostrato di possedere una forza d’animo fuori dal comune, affrontando con coraggio e determinazione anche le situazioni più complicate che sono capitate, nel corso degli anni, sulla sua strada.
In effetti, già da molto giovane, ebbe l’onore ma, per la verità, anche l’onere di vestire i panni della regina a causa dell’inaspettata morte del padre, re Giorgio VI.
In effetti, Elisabetta aveva soltanto venticinque anni quando, nel lontano 1953, fu incoronata all’interno della splendida Abbazia di Westminster.
Così, in quel periodo difficile, dovette affrontare sia il dolore per la perdita del genitore che, per l’appunto, i suoi nuovi fondamentali doveri reali, in qualità di sovrana del Regno Unito e Capo del Commonwealth.
Comunque sia, durante l’infanzia, come accade ancora oggi, le principesse in genere dispongono di una bambinaia che, per forza di cose, deve essere assolutamente preparata, competente e nondimeno riservata.
Anche Elisabetta II, infatti, ai tempi ebbe una super selezionata royal nanny che si occupò, per l’appunto di lei e della sorella Margaret fino al 1948.
La tata in questione si chiamava Marion Crawford, un’ottima istitutrice scozzese che in precedenza, prima di arrivare a Kensington Palace e a Buckingham Palace, aveva prestato servizio per il nobile Lord Elgin.
Negli anni, quindi, Marion si era guadagnata la stima e l’affetto della famiglia reale tanto che, anche una volta che le principesse furono cresciute, la regina Mary le concesse di rimanere nella bella dimora denominata Nottingham Cottage.
Tuttavia, a un certo punto, nonostante la grande fiducia di cui godeva, accadde qualcosa che incrinò per sempre i rapporti con i reali. Si trattò, quindi, del periodo delle nozze di Elisabetta e Filippo d’Edimburgo.
Per farla breve, alcuni giornalisti, desiderosi di scoprire qualche informazione in più, si erano rivolti proprio alla Crawford. La Regina, però, in seguito l’aveva ammonita, affermando in maniera perentoria che non avrebbe dovuto fare alcuna dichiarazione in merito alle figlie.
Comunque sia, alla fine, la tata decise di far fruttare la sua esperienza con un manoscritto non ufficialmente approvato. I membri della royal family interpretarono questo gesto come un enorme tradimento che non furono più capaci di perdonarle.
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Al che, la Craword se ne dovette andare da Palazzo, ritornando nel suo paese natale e rompendo per sempre i rapporti con Buckingham Palace.