Buchi neri, cosa si nasconde al loro interno? Gli studiosi svelano il mistero: scoperta sorprendente

Sono uno dei cavilli più intrepidi della scienza, i buchi neri hanno da sempre attirato la curiosità degli scienziati sulla loro esistenza.

Buchi neri scoperta spazio
Buchi neri (Foto Pixabay)

Il grande sogno dell’uomo è quello di volare. Librarsi nel cielo e nello spazio è un desiderio che accomuna molti appassionati. Arrivare fin lassù dove lo spazio crea un altro mondo con stelle buchi neri e galassie. Il firmamento è un segreto ancora tutto da scoprire.

Oggi grazie alla tecnologia avanzata la scienza ha potuto rispondere a molti perché sull’origine e l’evoluzione del sistema solare. Gli studiosi si soffermano soprattutto sull’esistenza dei buchi neri. Lo spazio è inondato da questo evento che ancora non ha dato tutte le risposte alle domande.

I buchi neri sono dei corpi celesti formato da un campo gravitazionale. Hanno quella particolarità di mangiare tutto ciò che è nel loro circondario.

Buchi neri, l’ultima nuova in fatto della loro estinzione nella galassia

Il più grande studioso scienziato Stephen Hawking dichiarò negli anni 70 questi corpi tendono a sprigionare energia lentamente come se fosse un’ evaporazione. Il massimo luminare spaziale è arrivato a questa conclusione grazie ad un lungo studio.

 

 

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La base della scoperta è stato quello di usufruire della fisica quantistica che asserisce che lo spazio vuoto in realtà non è affatto così. In pratica il vuoto sarebbe colmo di particelle virtuali le quali quando vengono attirate dalla forza del buco nero comunque sottraggono loro energia.

Così facendo alla fine il buco nero rimane senza materia visiva e scompare. La domanda che fa scervellare gli esperti è cosa accade una volta che si estinguono i  Un recente studio pubblicato sul Journal of High Energy Physics potrebbe avanzare una nuova ipotesi.

La spiegazione potrebbe trovarsi nei wormholes all’interno dei buchi neri. Il wormholes viene detto ponte di Einstein-Rosen o cunicolo spazio-temporale. Si tratta di  un tunnel che attraversa lo spazio-tempo e che, secondo ipotesi, potrebbe collegare due buchi neri.

Il ponte sarebbe rappresentato da delle “isole”, che sono contemporaneamente sia al loro interno che al loro esterno che impedisce la totale perdizione del buco nero. A tal proposito un noto fisico enuncia che:

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“Un wormhole collega l’interno del buco nero alla radiazione esterna, come un ponte. È attraverso di essi che le informazioni, attraversando le “isole”, riuscirebbero ad uscire dall’orizzonte degli eventi e aggregarsi alla radiazione di Hawking.”

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