Piccolo, ma decisamente molto temibile: emersi i resti di uno scarafaggio vissuto con i dinosauri 100 milioni di anni fa. Da non perdere.
Milioni e milioni di anni fa sopravvivere sulla Terra era un missione ardua e non per tutti. Bisognava essere scaltri, veloci per procacciarsi del cibo, per nasconderlo e per non essere a propria volta il cibo di qualcuno molto più grande.
Senza alcun dubbio per i dinosauri è stato molto più semplice, ma non per tutti. I T-Rex, ad esempio, considerati i predatori della giungla venivano temuti da tutti gli altri animali. Enormi, possenti, denti aguzzi e zanne velocissime.
In realtà è emerso che grande non vuol dire necessariamente temibile. Il perché? Sono stati rinvenuti i resti di un piccolissimo scarafaggio vissuto 100 milioni di anni fa. Fu anche lui decisamente pericoloso. Scopriamo il motivo.
Predatore veloce e senza scrupoli. Scarafaggio vissuto oltre 100 milioni di fa con i dinosauri: rinvenuti i suoi resti in un’ambra
Sono stati rinvenuti i resti di un piccolissimo scarafaggio all’interno di un’ambra: questo lo rende ancora più particolare ed interessante da studiare.
Cosa è emerso dai dettagli della ricerca? Iniziamo col dire che il luogo della scoperta è la Birmania, esattamente in Myanmar – dove è stata rinvenuta la preziosa pietra con all’interno il curioso animale. E’ rimasto lì dentro per oltre 100 milioni di anni.
Le sue dimensioni sono molto piccole, ma questo non gli ha impedito di essere un problema per i suoi simili. Spietato e predatore di notte, il Manipulator modificaputis (questo è il suo nome) ha dei tratti molto simili alla mantide religiosa.
Il motivo è molto semplice: ricorda il suo aspetto con il collo lungo ed occhi molto grandi che servivano per adocchiare ancora meglio le sue prede. Velocissimo nell’acciuffarle, ha delle piccole zampe che adoperava per immobilizzare l’avversario.
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Gli studi hanno sottolineato che durante il periodo del Cretaceo il nostro pianeta è stato popolato da diversi animali come gli scarafaggi predatori.