Il canone Rai subirà un aumento a breve, ma per i cittadini esistono due metodi legali per evitare di pagarlo senza conseguenze. Ecco come fare.
Dall’anno prossimo il canone Rai non sarà più presente nelle bollette della luce come finora avveniva, in quanto l’Unione Europea ha stabilito essere ingiusto il pagamento di una tassa attraverso questo metdo.
La televisione pubblica sta quindi pensando e chiedendo con sempre maggiore forza un aumento del suddetto canone, in quanto a causa dell’inflazione i 90 Euro non sono più sufficienti a garantire un adeguato servizio.
A partire dal 2023, si tornerà a pagarlo separatamente, e la Rai teme che questo vedrà tornare una forte evasione da parte degli italiani. Con tutta probabilità, da gennaio il canone diventerà inoltre una tassa regionale.
Ci sono tuttavia due metodi assolutamente legali per evitare di pagare questa tassa e vedersi alleggerire il portafogli, anche se bisogna essere in possesso di determinati requisiti.
I due metodi per evitare di pagare il canone Rai
Il primo consiste nel compilare il modulo apposito presente sul sito della Rai con il quale poter fare domanda per poter essere esonerati dal pagamento. Requisito fondamentale è quello, naturalmente, di non avere alcun tipo di televisione in casa. In questo modo non si è tenuti a pagare i – per ora – 90 Euro.
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Il secondo modo per evitare questa spesa riguarda invece una categoria ben specifica di cittadini. Parliamo delle persone anziane con un reddito ISEE basso, che possono richiederne l’esonero, in questo caso pur essendo proprietari di apparecchi televisivi. Soluzioni legali che possono aiutare a tirare un po’ il fiato, in un periodo già abbastanza delicato, tra aumenti e rincari vari, che sta mettendo in ginocchio una buona fetta del Paese.
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In ogni caso le associazioni di consumatori sono già sul piede di guerra, poichè per molte di loro appare ormai certo che l’aumento del canone, a partire da gennaio 2023, ci sarà.