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Huawei, la nota azienda cinese parla di sopravvivenza. Cosa sta succedendo

Pubblicato da
Chiara Longo

Negli ultimi anni è stato un brand piuttosto diffuso anche in Italia. Ora, però, ci sono delle problematiche da affrontare.

Uno smartphone
Smartphone (Pixabay)

In questi ultimi anni, come sappiamo, abbiamo avuto modo di avere sempre più smartphone all’avanguardia, super tecnologici che, anno dopo anno, ci hanno dato l’opportunità di avere una comodità sempre maggiore e poter comunicare in maniera immediata.

Insomma, al giorno d’oggi, se per caso vi capita di recarvi in qualsiasi store fornito, potreste avere un numeroso ventaglio di proposte e, per così dire, persino l’imbarazzo della scelta.

Eh sì, perché tra fascia bassa, media e alta, quindi, bisogna solo decidersi quale fa al caso nostro, dipende proprio, per l’appunto, dalle esigenze personali di ognuno di noi.

Che dire, le buone prestazioni ce li hanno un po’ tutti, sia che optate per un cellulare da un centinaio di euro sia quello molto più costoso. Certo, la differenza la fanno le prestazioni di maggiore o minore qualità.

Naturalmente, infatti, quando il prezzo si alza, potrebbe essere per il fatto che, oltre alla percezione di valore, ci sono alcune caratteristiche che ne aumentano l’appetibilità come, per esempio, la memoria o un’ottima fotocamera.

Comunque sia, c’è un brand che sicuramente in precedenza ha avuto un riscontro positivo per i clienti di svariate parti del mondo. Ci stiamo riferendo, per l’appunto, a Huawei, la nota azienda cinese di Shenzhen.

La situazione attuale

In realtà, la notizia non sarebbe stata confermata in modo ufficiale, anche se, secondo quanto è stato riportato, il fondatore Ren Zhengfei avrebbe dato una previsione assolutamente poco ottimistica per il futuro di questa marca.

Ren Zhengfei, fondatore di Huawei (Facebook)

A tal proposito, le cause di questa visione poco serena sarebbero molteplici come, per esempio, il sopraggiungere della pandemia, il conflitto tra Russia e Ucraina e persino le sanzioni statunitensi.

Secondo il Ceo, quindi, probabilmente fino all’anno 2025 bisognerebbe optare per una politica della sopravvivenza. Questo, quindi, dovrebbe comportare nella società dei tagli dei posti di lavoro e anche qualche cambiamento negli obiettivi commerciali.

Bisogna sottolineare, però, che questa precisione non è stata confermata dai vertici, ma che, in effetti, i media cinesi hanno divulgato a macchia d’olio.

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Vedremo, dunque, quale sarà il destino di Huawei che, per la verità, negli ultimi anni, si era piuttosto espanso e raggiunto molti utenti anche nel Bel Paese.

Chiara Longo

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Chiara Longo