Destano grande preoccupazione le condizioni del Paese estero che si ritrova a lottare con il problema delle alluvioni. Le immagini sono angoscianti.
E’ da giugno scorso che il Paese straniero si trova a combattere con le piogge incessanti monsoniche, che in circa due mesi e mezzo hanno fatto centinaia di vittime.
E il bilancio non si accenna a fermare, poichè molti paesini delle aree montane risultano ancora isolati e non si sa se potrebbero esserci ulteriori morti. Una situazione da brivido con stime che mettono angoscia per la sorte di quella povera gente, già martoriata da guerre e povertà.
Stando al governo locale, sarebbero 33 milioni le persone coinvolte e circa 1 milione le case spazzate via dalla furia degli elementi atmosferici. Stando al ministro del cambiamento climatico Sherry Rehman, sarebbe una crisi di proporzioni inimmaginabili, con più di un terzo del Paese sommerso: “È tutto un grande oceano, non c’è terra asciutta per pompare fuori l’acqua”.
E’ quanto sta accadendo in Pakistan, dove centinaia di migliaia di persone si trovano senza casa e con la terra praticamente sommersa a causa delle incessanti piogge monsoniche che da giugno si stanno abbattendo sul Paese. Le vittime accertate ad oggi sarebbero 1.061.
Soccorritori e militari hanno cercato di evacuare quante più persone possibili, trasportandole nei campi di soccorso allestiti in zone per il momento sicure, ma sono migliaia gli sfollati rimasti improvvisamente senza casa. L’Autorità per la gestione dei disastri ha reso noto che più di 80.000 ettari di terreni agricoli sono stati distrutti e 157 ponti e 3.400 chilometri di strade sono state spazzate via dalla furia delle piogge.
LEGGI ANCHE –> Emergono minacciose iscrizioni dal passato: una scoperta da brividi
LEGGI ANCHE –> 2 metodi per difendersi dai nemici dell’estate: morsi e punture non avranno scampo
Il ministro degli Esteri del Pakistan, Bilawal Bhutto-Zardari, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale, per far fronte finaanziariamente a questo disastro di proporzioni bibliche. Bhutto-Zardari spera che le instituzioni finanziarie si mettano una mano sulla coscenza e possano correre in soccorso.
