Una gravidanza che ha avuto un drammatico epilogo e di cui però si stanno effettuando delle precise indagini.
Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato quello che è accaduto di recente in quel di Taranto. La morte di parto, in realtà, secondo alcuni dati statistici, nel corso del tempo, avrebbe registrato un numero alto.
Tuttavia, naturalmente, il rischio aumenta nei Paesi in via di sviluppo, e diminuisce progressivamente in altri Stati, come per esempio, l’Italia.
Anche se ci sono stati degli episodi persino nel Bel Paese che hanno preoccupato non poco e che si sono verificati di recente. L’ultimo, per l’appunto, è quello che è stato riportato in queste ore e di cui possiamo già dare almeno i dettagli principali.
In particolare, come si è accennato poche righe fa, la drammatica vicenda è accaduta nel capoluogo pugliese a una donna di 28 anni che aveva scelto la struttura ospedaliera tarantina per la gestione della gravidanza.
L’Asl locale, per l’appunto, ha fatto sapere che la neomamma era stata ricoverata al nosocomio Santissima Annunziata per la rottura delle acque avvenuta anzitempo.
Comunque sia, stando a ciò che è stato riferito, la gestante in questione non avrebbe voluto subire l’induzione al parto, e, di conseguenza, si è optato per il taglio cesareo.
In seguito, però, i medici hanno constato il sopraggiungere di una grave emorragia, per questo motivo, il personale sanitario ha effettuato l’iter idoneo per la severa anemia.
Il tragico epilogo
Alla fine, però, non è stato in grado di salvarla, poiché la donna ha avuto un arresto cardiaco e il successivo intervento chirurgico non è servito a risolvere la situazione.
In questo momento, perciò, la Direzione Asl di Taranto, compreso il primario e il personale del reparto, ha voluto sottolineare il proprio immenso cordoglio per la scomparsa della giovane.
Un epilogo tragico, avvenuto proprio nel giorno che sarebbe dovuto essere tra i più felici. La Procura però ha deciso di vederci chiaro, aprendo un fascicolo per acclarare quali siano state esattamente le cause e soprattutto i presunti responsabili, interessandosi, per l’appunto, alla cartella clinica della paziente deceduta.
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Intanto, però, la neonata risulta in buona salute, con un peso piuttosto normale di due kg e 580 grammi ed è quindi tenuta in cura dall’Unità Operativa di Neonatologia.