Gli aumenti in bolletta e dei carburanti non sono cosa su cui scherzare: in molti hanno problemi a fronteggiare le spese e sperano nel taglio delle accise.
In seguito allo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia il mondo si è trovato a fronteggiare improvvisamente un enorme aumento nei prezzi dei carburanti. E di conseguenza dei costi dei trasporti e delle utenze. Il caro bollette ha portato numerosi imprenditori sul lastrico e li ha convinti a lanciare appelli ufficiali affinché il governo ridimensioni le spese per i cittadini.
In occasione del primo aumento dei prezzi dei carburanti, che da una media di 1,70 euro al litro erano saliti a più di 2 euro al litro, uno sciopero di camionisti e trasportatori si era risolto in un taglio momentaneo delle accise sui carburanti. Tale taglio, nei mesi successivi, è stato prorogato di volta in volta… fino al 20 settembre. Questa data si avvicina sempre di più, per questo il governo ha deciso di prorogarla ancora una volta.
Prorogato il taglio sulle accise dei carburanti
In un clima di crisi politica e in attesa delle elezioni del 25 settembre, il governo Draghi sta portando avanti l’ennesima proposta di taglio sulle accise, o meglio l’ennesima proroga. Come si legge nel decreto interministeriale firmato da Daniele Franco, Ministro dell’economia e delle finanze, e da Roberto Cingolani, Ministro della transizione ecologica, il nuovo taglio sarà esteso fino al prossimo 5 ottobre 2022.
Quindi di un paio di settimane rispetto al 20 settembre. A quel punto, il governo Draghi non sarà più all’attivo e la gestione dei prezzi dei carburanti passerà alla nuova direzione statale. Nonostante questi tagli, il costo dei carburanti e in particolare del diesel, continua ad aumentare pian piano.
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Prima dell’aumento dell’iniziale aumento dei prezzi, il diesel costava diversi centesimi in meno della benzina. Poi le cose sono cambiate e i prezzi si sono equiparati, anzi! In alcuni casi il diesel costa addirittura di più della benzina verde. Una condizione che ha portato milioni di italiani a dover ricalibrare la gestione dei propri fondi economici.