Flavio Briatore dichiara un evento che lo ha profondamente sconvolto. La richiesta era da accordare al più presto.
E’ un leader ma ha anche un cuore. Flavio Briatore si è distinto per un atto di coraggio che lo ha visto coinvolto. In un mondo che sembra andare in frantumi ancora c’è qualcuno che cerca di tenere la barca a galla in tutti i sensi. Proprio come ha fatto lui.
L’imprenditore piemontese ha all’attivo una carriera di investimenti. Partito con solo un diploma è diventato un vero condottiero. Il suo nome fa tremare la politica per i monologhi inveiti contro le leggi sul lavoro. Non sa stare zitto e produce posti per i giovani in cerca di occupazione.
E’ passato dai circuiti della Ferrari in televisione come mentalista. Un successo dietro un altro senza tregua. Flavio oggi ha superato la settantina ed è un uomo realizzato. Ha un bellissimo figlio di nome Nathan Falco che ha 12 anni. Spesso posta foto e video insieme.
Flavio Briatore al centro dell’attenzione, un suo gesto ha salvato una situazione angosciosa.
Il noto imprenditore sta trascorrendo gli ultimi giorni di ferie a bordo della sua bellissima barca. Tra non molto il suo ragazzo riprenderà la scuola e si riunirà alla mamma. Elisabetta Grecoraci lo attende in quel di Montecarlo per l’inizio scolastico.
E’ accaduto che Flavio si è ritrovato dinanzi una vicenda che da anni imperversa nei mari del Mediterraneo. Il classico carico umano dei clandestini provenienti dal profondo Africa. Gente che scappa dalla fame e dalla guerra con la speranza di un sogno alternativo.
La visione di tutti quei visi disperati ha scioccato enormemente Briatore. A tal proposito queste sono state le sue parole a riguardo. Un caso ha voluto che la capitaneria di porto chiedesse alla sua imbarcazione di fare un veloce controllo su uno yacht nelle vicinanze.
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“Ci hanno pregato, dandoci le coordinate, d’andare a controllare una barca, che pensavano essere uno yacht, che chiedeva aiuto ed era a sette otto miglia da noi. A quel punto abbiamo deviato e siamo andati sul posto trovando una piccola barca a vela, circa sedici metri, piena di gente, almeno un centinaio di persone. Nemmeno gli animali dell’Ottocento erano trattati così”.