Siamo entrati nella fase di non ritorno, il mare rimanda il grido di allarme. Non resta molto tempo per salvarsi.
È l’elemento naturale amatissimo da tutte le generazioni. Il mare è il protagonista indiscusso delle belle stagioni. Spiagge attrezzate lidi affollati e litoranei presi d’assalto dai villeggianti. L’immensità delle acque marine sono abituati ad avere le acque solcate dal grandi nave e yacht.
È paziente si fa usare per il buon pescato. Qualche volta si increspa e le onde arrivano altissime per la gioia dei surfisti. Le profondità sono abitate da grandi predatori dal fascino incredibile. La distesa delle acque mette in collegamento i vari continenti del nostro pianeta.
Non è tutto oro quello che luccica. Il mare piange e da tanto tempo sta dando l’allarme di quello che l’estate sta accadendo. Sembra che nulla sia più garante della sua serenità. Oggi molti ricercatori hanno preso sul serio la patologia del mare. I sintomi sono preoccupanti e presi sul serio.
Mare senza più difese, gli esperti gridano la sua amarezza al mondo
Gli studiosi hanno dichiarato più volte che non sono più quelle di qualche tempo fa. La colpa va al cambiamento climatico che ultimamente si è tanto intensificato. Basti pensare alla stagione estiva che tra poco saluteremo inondato da un caldo anomalo che ha surriscaldato la terra e i mari.
I risvolti sono incresciosi e secondo gli esperti presto ne vedremo le conseguenze. Innanzitutto è stato trovato un alto contenuto di mercurio. Questo significa che è coinvolto anche l’uomo visto che si ciba del pesce. Il riscaldamento globale potrà far registrare lo scioglimento della calotta polare già avviata.
La ripercussione è nelle acque che verranno innalzate di quasi 30 cm. La situazione sta per arrivare al giro di boa è presto saranno troppo tardi le decisioni per tamponare le falle. Gli ambientalisti hanno dato il grido d’allarme da molto tempo. La risoluzione deve essere celere e duratura.
LEGGI ANCHE–>Benzina, il taglio delle accise viene prorogato fino a questa nuova data
LEGGI ANCHE–>Avvistato temibile squalo nelle acque italiane: panico nel golfo
Inoltre spiegano che per ovviare a questi frangenti bisogna riconsiderare il sistema di riscaldamento nelle case e depuratori efficienti alle fabbriche. L’area deve essere ripristinata e respirabile. Il mare deve ritornare alla sua temperatura ambientale e godere di ottima salute.
Il tempo sta per scadere e le acque non potranno più rimarginare la ferita che sanguina da tempo.