Michele Merlo: emergono nuovi sconvolgenti dettagli. La verità

Michele Merlo: emergono nuovi sconvolgenti dettagli circa la sua scomparsa. I genitori non si arrendono e cercano la verità. 

Michele Merlo verità
Mike Bird (Foto da Instagram)

La triste storia di Michele Merlo fa fatica ad essere accettata. Lo abbiamo conosciuto come Mike Bird, quando timidamente nel 2017 ha fatto capolino tra i banchi di scuola di Amici di Maria De Filippi. Una personalità molto forte ed un carattere determinato.

Michele ha fatto conoscere la sua musica, sua grandissima passione. Si è fatto apprezzare attraverso le sue canzoni, i suoi silenzi e quel non detto che valeva più di mille parole – arrivando così alla semifinale dell’ambito talent.

Subito dopo il percorso di Amici, Mike era riuscito a firmare un contratto discografico importante e a pubblicare il suo primo album dal titolo Cinema boy. Il 2020 lo vede anche nelle migliori librerie con l’uscita del suo primo libro, Cuori stupidi, che ha ottenuto uno straordinario successo.

Michele Merlo, arriva la sentenza da parte del Gip di Venezia

La vita di Michele cambia davvero in una notte, quando tra il 6 e il 7 giugno accusa un malessere e viene ricoverato in ospedale per una emorragia celebrale.

 

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Da quel giorno i genitori di Michele non si sono mai dati pace, perché da sempre hanno sostenuto che qualcosa non fosse andato nel verso giusto. Accusato il Pronto Soccorso di negligenza e superficialità.

Michele avrebbe potuto salvarsi davvero quella notte? È stata aperta una inchiesta e sono stati iscritti alcuni medici nel fascicolo degli indagati. Stando alla perizia del Gip di Venezia, sì, poteva essere aiutato diversamente.

È emerso che il cantante nelle settimane precedenti avesse allertato il suo medico della comparsa di uno strano livido sulla gamba. Edema che sarebbe stato causato a detta del personale sanitario da uno strappo muscolare.

Mike avrebbe potuto salvarsi se la sera che è stato ricoverato in ospedale, quell’edema esteso sulla gamba fosse stato interpretato diversamente, ossia come ciò che l’ha stroncato: una leucemia fulminante.

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Niente potrà far tornare Michele in vita, ma i genitori e la famiglia vogliono assicurarsi che venga fatta giustizia e sono determinati più che mai ad andare avanti.

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