Discussione in prime time a Live non è la D’Urso, tre litiganti e uno paga, e anche caro, il diverbio acceso.
Anche in televisione si litiga. Questo è un dato certo e chissà quante volte siamo stati spettatori ignari. Un proposito del genere accadde anche a Live non è la D’Urso. Si tratta di pochi mesi fa in cui la Barbarella nazionale imperversava h24 sulla rete ammiraglia.
Il programma in prime time ha goduto di un successo inarrestabile. Tutto merito anche della professionalità della bravissima conduttrice partenopea. Barbara D’Urso è una padrona di casa eccezionale sapendo gestire le situazioni e diatribe all’interno del suo salotto.
La puntata a cui ci riferiamo fu una vera un baraonda e far ritornare la calma fu una fatica immensa. Furono invitate Enrica Bonaccorti, Simona Izzo e la nota influencer Elena Morali. Il battibecco si accese all’improvviso e la ragazza sfidò entrambe le primedonne.
Un memorabile botta e risposta a Live non è la D’Urso, il verdetto ha messo tutti a tacere
Dapprima ebbe da ridire con la regista Simona Izzo, in seguito se la prese con la Bonaccorti. Il diverbio è scattato per alcune frasi che le due artiste hanno avuto da ridire nei confronti della modella che appare spesso in pose provocanti sui social.
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Elena è una splendida ragazza giovane e molto sensuale e nella trasmissione. Sfrutta la sua bellezza come fanno in tanti sui profili personali. Non digeriva il fatto che venisse accusata di fare solo quello per mantenersi. Il suo guadagno era quasi rivolto alle visualizzazioni sul web.
Apriti cielo! un botta e risposta senza fine e la Bonaccorti che si becca il termine gallina. La Morali dal canto suo sentenziò su una foto a suo dire molto hard che ritraeva una giovane Enrica in totale deshabillé. Il fatto bello è che la protagonista non corrispondeva affatto all’opinionista ligure.
Insomma in quello scatto non appariva Enrica, per tale motivo si rivolse al tribunale diffidando la giovane starlette emergente. Il giudice, donna, ha ascoltato i fatti e enunciato la sentenza condannando la Morali a risarcire con €6000 Enrica Bonaccorti. Questa è la sentenza irrevocabile:
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“zuffa verbale ostentata pubblicamente all’interno di un contenitore televisivo di modesto profilo (chissà cosa ne pensa Barbara d’Urso delle parole di Cecilia Pratesi, ndr)La convenuta è responsabile di aver attribuito alla persona dell’attrice una immagina potenzialmente disturbante, volgare e che in realtà raffigura un’altra persona”.