Un caso fortuito ha fatto incontrare le tracce di 12 mila anni fa. Gli archeologi sulle pista dei primi insediamenti sulla Terra.
La ricerca di impronte dal passato fuoriescono da tutto il mondo. Sono milioni di anni che la Terra è dominata dalla flora e fauna. Ad aggiungersi per la specie evoluta anche l’uomo. L’essere più imponente che ha assoggettato tutto al suo volere per la proprio sopravvivenza.
I tempi antichi ci rimandano la figura di un caos riordinato con l’avvicendarsi delle manifestazioni del tempo e dell’Homo. Glaciazioni e Bing Ben hanno fatto il resto. Il mondo è arredato con animali sempre più di piccola fattura e piante dalle sembianze degli alberi di oggi.
Tutto fa parte di una crescita in cui l’uomo ha potuto erigersi, nel vero senso della parola, a unico dominatore globale. Le sue tracce sono visibili dappertutto grazie alle opere compiute nel corso dei secoli. Ha amato gli dei e offerto sacrifici come segno di ringraziamento.
Da poche settimane i ricercatori hanno avuto l’occasione di portare alla luce un ritrovamento eccezionale. Gli archeologi sono stati chiamati per una curiosa scoperta fatta da alcuni militari. Era essenziale portare a conoscenza gli addetti al lavoro.
Nei pressi di una base americana nello Utah, alcuni studiosi si sono trovati di fronte a 88 impronte umane. Mai visto nulla di simile prima. Ad aggiungersi al reperto storico anche altre tracce di presenza di adulti e bambini. La diversità delle orme era ben calcata.
Secondo gli esperti la datazione è risalente a 12.000 anni. Sembra che il periodo possa combaciare perfettamente con il periodo finale dell’ultima Era glaciale. Gli archeologi ne sono convinti dopo aver preso in esame il calco delle varie forme delle orme.
Si tratta di adulti accompagnati da bambini di età compresa tra i 5 e 12 anni. Nella stessa zona sono state rinvenute anche segni di un focolare fabbricato all’aria aperta. Conteneva i resti delle ossa di uccelli bruciati, carbone e strumenti di pietra.
LEGGI ANCHE–>Incredibile rinvenimento: zanna di elefante di oltre mezzo milione di anni fa
LEGGI ANCHE–>Gli squali camminano sulla terraferma? La scoperta allucinante
Le tracce riflettono piedi sprovvisti di calzature. I passi imprimevano le orme sulla spiaggia che subito venivano riempite dalle onde marine. Ma sono rimaste indelebili per via della presenza del fango nello strato sottostante subito dopo la sabbia.
L’archeologo Daron Duke è convinto che l’insediamento umano fu uno dei primi in terra statunitense.