Verdure, attenzione: queste possono essere pericolose per l’organismo

Quando usiamo delle verdure per prepararci un secondo o fare il sugo non pensiamo mai che possano essere dannose per noi. Invece alcune lo sono.

Verdure dannose per organismo
Verdura (Canva)

Pare incredibile, ma ci sono alcune verdure che utilizziamo tutti i giorni che possono risultare molto dannose per il nostro organismo. La nostra dieta mediterranea è una delle più seguite, proprio per la grande varietà di verdura e cibi freschi che consumiamo, eppure alcuni prodotti non sarebbero così salutari.

La verdura fresca, come è noto, oltre a fornire preziosi nutrimenti, spesso è ricca anche di fibre e contiene alcune vitamine che fanno molto bene al nostro corpo, per non parlare dei sali minerali in essa contenuti.

Basti pensare a ortaggi come i broccoli o gli spinaci, che hanno un’ottima concentrazione di ferro, elemento basilare per il nostro sangue e anche utile per mantenere sano il cuore.

Com’è possibile, quindi, che proprio alcuni di essi risultino addirittura dannosi per il nostro organismo? A sostenerlo è un ente tedesco che ha effettuato delle recenti e sorprendenti scoperte.

Verdure fresche e spezie? Attenzione a quali consumate

Secondo il Bfr, ovvero l’istituto tedesco federale per la valutazione dei rischi, alcune spezie aromatiche e delle erbe non sarebbero delle vere alleate per la nostra salute. Alcune di esse contengono infatti sostanze nocive, note anche come alchenilbenzeni.

 

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In particolare il metileugenolo, l’estragolo e il safrolo avrebbero proprietà mutagene e cancerogene. E non solo: anche il tanto amato basilico, i semi di finocchio e il prezzemolo non sarebbero da meno. Una ricerca che ovviamente avrà bisogno di ulteriori studi per confermare quanto scoperto, ma che lancia inquietanti ombre su queste erbe aromatiche di uso tra l’altro molto comune.

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E arriva anche una nota “dolentissima”: l’adorato pesto di basilico non sarebbe esente da rischi, poichè sempre il Bfr ha riscontrato alti livelli di alchenilbenzeni. Insomma, meglio stare attenti a quanto pare a non consumarne troppo, o perlomeno fare attenzione alle preparazioni alimentari che lo contengono.

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